Skip to main content

Salvetti: «Avremo sicuramente benefici per l’ambiente e un arricchimento delle organizzazioni coinvolte»

Co-Effect, Livorno fa scuola su economia circolare e cooperazione: in arrivo fondi per 75mila euro

Comune, Aamps, Retiambiente e Confservizi Cispel Toscana fanno squadra. Perini: «Lavoreremo per costruire un vero e proprio ecosistema di riuso urbano»
 |  Toscana

È stato presentato oggi, al Comune di Livorno, un progetto di respiro europeo per diffondere le buone pratiche già radicate sul territorio in fatto di economia circolare: il Centro del riuso creativo «Evviva» e il «Banco 13 dei Rigeneri alimentari» al Mercato centrale cittadino.

Sono queste le due esperienze che hanno permesso al territorio di partecipare Co-Effect, il progetto finanziato dal programma Interreg Italia-Francia marittimo 2021-2027, del quale Confservizi Cispel Toscana è partner, in collaborazione con Aamps, l’azienda del gruppo Retiambiente si occupa dei servizi d’igiene urbana per il Comune di Livorno.

«Co-Effect è un’opportunità che questo territorio ha saputo cogliere nei mesi scorsi quando si è trattato di presentarsi con carte valide al percorso sull’economia della funzionalità e della cooperazione – spiega il sindaco di Livorno, Luca Salvetti – Abbiamo raccolto diverse occasioni per il territorio in generale e per Livorno in particolare, diventando così protagonista su tre progettualità. Tra queste il tema del riuso che coinvolge il Comune di Livorno in collaborazione con Coop Servizi, Cispel e Aamps. Avremo sicuramente benefici per l’ambiente e un arricchimento delle organizzazioni coinvolte creando opportunità in più per il nostro territorio».

Sono tre i pilastri d’azione: da una parte la prevenzione dello spreco alimentare, dall’altra il riuso e la riparazione dei beni. Co-Effect intende infatti valorizzare un'esperienza pilota già in essere, per evitare che prodotti alimentari invenduti dagli esercenti del settore si trasformino in rifiuti, selezionandoli e donandoli alle persone che ne facessero richiesta. Sarà realizzato un format comunicativo/informativo/operativo – esportabile nei territori interessati – con l’obiettivo di diffondere la pratica della donazione del cibo invenduto da parte dei commercianti, e la messa a disposizione in cassette dei vari prodotti (in primis frutta, verdura e pane) ritirabili dai cittadini interessati nelle fasce orarie prossime alla chiusura dei mercati. Saranno inoltre coinvolti gli istituti alberghieri del territorio, che saranno chiamati a realizzare ricette coi prodotti “invenduti”.

Il riuso degli oggetti verrà invece stimolato attraverso la promozione dei centri del riuso, strutture dove i cittadini possono recarsi per donare oggetti riparabili/riutilizzabili evitando che diventino rifiuti e avviandoli ad una seconda vita. È in fase di implementazione una “Bacheca del riuso” online dove i cittadini potranno anche pubblicare immagini di oggetti di cui vorrebbero disfarsi e che reputano ancora in buone condizioni di utilizzo.

La terza azione in campo sarà la sperimentazione di un laboratorio di riparazione degli oggetti, dove i cittadini, supportati da specialisti del settore, aiuteranno a dare una seconda vita agli oggetti portati dalle comunità locali. Il laboratorio sarà ospitato in uno spazio messo a disposizione di Aamps, e sarà sviluppato in collaborazione gli Istituti Tecnici del territorio di Livorno.

«Il progetto Co-Effect rappresenta un’opportunità concreta per rafforzare il ruolo dei servizi pubblici locali nella transizione verso un’economia più circolare, sostenibile e cooperativa – argomenta il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Nicola Perini – Essere parte di questa rete transfrontaliera, mettere in campo esperienze, competenze e buone pratiche maturate nel settore della gestione dei rifiuti urbani sono azioni che rendono Confservizi Cispel Toscana onorata di far parte di questo sistema e, in generale, di partecipare a questo tipo di progetti. In particolare con Co-Effect, lavoreremo sul territorio di Livorno, insieme ad Aamps, per costruire un vero e proprio ecosistema di riuso urbano, capace di generare valore a partire dalla riduzione dello spreco alimentare, dal riutilizzo e dalla riparazione degli oggetti. Crediamo in un approccio che superi la logica individualistica per favorire modelli cooperativi e territoriali: solo così possiamo costruire comunità più resilienti, inclusive e capaci di rispondere alle grandi sfide ambientali ed economiche del nostro tempo».

Il tutto valorizzando al meglio le esperienze maturate in seno alla città labronica: «I due aspetti a cui teniamo molto e che abbiamo potenziato nel nostro territorio sono il centro del riuso e il banco 1. Due esperienze fino ad ora gratificanti e che rappresentano un modo per recuperare oggetti e cibi e luoghi di socialità tra cittadini – evidenzia Giovanna Cepparello, assessora comunale alla Gestione rifiuti – Il progetto Co-Effect ci permetterà di esportare queste due buone pratiche e di radicarle ancora di più sul territorio coinvolgendo anche altri stakeholder. Quindi tutta una serie di azioni che sensibilizzano la popolazione sul piano dell’economia circolare».

«La città di Livorno – conclude l’amministratore unico di Aamps, Raphael Rossi – ha subito reagito con generosità, vitalità ed entusiasmo ai nostri progetti di riuso e lotta allo spreco. Il «Banco 13 dei Rigeneri alimentari» al Mercato Centrale di Livorno e soprattutto il Centro del riuso creativo «Evviva» di Via Cattaneo 81, anche grazie ai nostri partner Brikke e Brakke hanno prodotto solidarietà, impegno, lavoro, cibo e nuovi oggetti e servizi. Tutto questo partendo da quelli che altrimenti sarebbero diventati dei rifiuti, cioè impatti ambientali e soprattutto un costo per la città. Sono davvero felice che queste esperienze siano stati selezionati dall’Europa per essere potenziate e diffuse. Il servizio del «Banco 13 dei Rigeneri alimentari» da qualche settimana è interrotto ma siamo fiduciosi che possa presto riprendere. Il Centro del riuso creativo «Evviva» va a gonfie vele e con questo progetto farà ancora meglio».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.