
Meno rischio in Toscana, sono oltre 900 gli iscritti per formarsi sull’adattamento climatico

È entrato oggi nel vivo, col primo degli 8 webinar in agenda, l’iniziativa Meno rischio in Toscana. Nuove soluzioni contro alluvioni e frane, realizzata a cura della Regione per avviare una riflessione collettiva su come proteggere il territorio di fronte a una crisi climatica che è già pienamente in corso, come ha dimostrato da ultimo l’alluvione del 14-15 marzo scorso: la sesta negli ultimi 18 mesi.
Se c’erano 600 persone iscritte alla presentazione del progetto, avvenuta il 12 marzo al Teatro Politeama di Prato, oggi sono oltre 900 i tecnici, amministratori e comunicatori che hanno deciso di partecipare al percorso di formazione e informazione.
«Questo risultato non è solo un successo organizzativo, ma è soprattutto il segnale che in Toscana – commenta l’assessora all’Ambiente e Protezione civile, Monia Monni – esiste una comunità viva, fatta di amministratori, tecnici, professionisti e cittadini, che chiede strumenti, conoscenze e occasioni di confronto per affrontare con responsabilità le sfide del nostro tempo. I recenti eventi calamitosi ci hanno mostrato che non possiamo più permetterci ritardi, interventi spot o politiche di corto respiro. Il cambiamento climatico è una realtà concreta che chiede un salto di qualità nelle politiche pubbliche: serve una nuova visione strategica, fondata sulla prevenzione, sulla partecipazione e sulla giustizia ambientale».
Dopo il webinar di oggi dedicato alla progettazione di opere idrauliche in relazione ai cambiamenti climatici, i prossimi appuntamenti saranno incentrati su rischio di collasso arginale (3 aprile), suscettibilità al danno da alluvione (17 aprile) e alluvione (8 maggio), la pianificazione urbanistica e cambiamenti climatici (22 maggio), la manutenzione dei corsi d’acqua in relazione ai cambiamenti climatici: a maggio si terranno inoltre due incontri più specifici, ovvero un webinar dedicato al sistema di Protezione civile in relazione all’emergenza meteo, rivolto a sindaci e tecnici, e un seminario per giornalisti incentrato sugli strumenti per migliorare l’informazione riguardo a frane e alluvioni. Al termine del percorso i partecipanti riceveranno un attestato ufficiale, che consentirà a chi lo riceve di utilizzare il logo dell’iniziativa e identificarsi come Ente formato sul tema del rischio da frane e alluvioni: gli attestati saranno consegnati nel corso di un evento conclusivo che si terrà a Firenze il 16 giugno, presso il teatro della Compagnia di via Cavour.
Questo lavoro si inserisce in una strategia più ampia: il 3 aprile, a Firenze, si terrà Climatica25, un evento promosso da Regione Toscana, Anci, Upi e Arrr – l’Agenzia regionale recupero risorse – per accompagnare i territori nella redazione dei Paesc (Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima). A Climatica25 si parlerà di neutralità climatica, di adattamento dei territori e del ruolo fondamentale degli enti locali nella transizione ecologica.
«Meno rischio in Toscana e Climatica25 sono due tappe dello stesso cammino – conclude Monni – Un cammino che ha al centro il territorio, le persone, e l’idea che la transizione ecologica debba essere giusta, equa e guidata dal pubblico. Stiamo costruendo un modello toscano che tiene insieme ambiente, comunità e diritti. Ed è bello vedere che siamo in tanti a volerlo costruire, insieme».
