
Cosa succede dopo la raccolta differenziata? Cento studenti in visita agli impianti Revet a Pontedera e Vetro Revet a Empoli

A cavallo della Giornata mondial del riciclo sono circa 100 i giovani studenti – tra gli 11 e 19 anni – che hanno potuto toccare con mano cosa succede ai rifiuti d’imballaggio in plastica, acciaio, alluminio, tetrapak e vetro differenziati all’interno delle proprie case, grazie alle visite didattiche condotte agli impianti di Revet a Pontedera e Vetro Revet a Empoli.
Per il secondo anno consecutivo infatti, Alia Multiutility – il gestore pubblico che ha la maggioranza delle quote Revet – ha collaborato col Comune di Empoli nell’ambito della rassegna ‘Due Stagioni per l’ambiente’, che promuove iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sul rispetto dell’ambiente e sulla sostenibilità.
«Momenti come questo sono fondamentali per far conoscere ai più giovani quello che è il percorso che fanno i nostri rifiuti una volta gettati – ha commentato l'assessore alla transizione ecologica del Comune di Empoli, Laura Mannucci – È importante vedere, perché così sono ben chiari quelli che sono gli errori più comuni quando si fa la raccolta differenziata. Bene la percentuale alta di differenziata; è fondamentale però che sia fatta correttamente».
Il 18 marzo, in occasione della Giornata mondiale del riciclo, le classi 1C e 1F dell'Istituto superiore ‘Il Pontormo’ di Empoli, composte da circa 45 studenti, hanno potuto scoprire il funzionamento dell'impianto di Revet a Pontedera, eccellenza italiana che tratta oltre 160.000 tonnellate di imballaggi. I ragazzi ed i loro accompagnatori hanno osservato da vicino le diverse fasi di selezione e riciclo degli imballaggi in plastica, alluminio, acciaio e tetrapak e hanno ricevuto risposte alle loro curiosità, vivendo in prima persona l’esperienza di un impianto di riciclo con operatori a lavoro e approfondendo l'importanza del corretto conferimento dei materiali.
Nei giorni successivi, il 19 e il 20 marzo, è stata la volta di circa 60 ragazzi delle scuole medie Busoni e Vanghetti, che hanno visitato l'impianto del Terrafino, che tratta 150.000 tonnellate anno di materiale per trasformarlo in materia prima seconda. A Vetro Revet, il vetro raccolto nelle campane verdi viene selezionato, vagliato, pulito dalla frazione estranea e triturato, trasformato quindi in quel materiale che può essere riutilizzato nei forni fusori delle vetrerie per dare vita a nuovi imballaggi in vetro, contribuendo a una circolarità sempre più efficiente e a un approccio a ‘km zero’.
«Queste visite rappresentano un'importante opportunità per i giovani cittadini di comprendere il valore del riciclo e i benefici di una gestione sostenibile dei rifiuti – spiega il presidente di Alia Multiutility, Lorenzo Perra – Siamo orgogliosi di poter contribuire alla formazione delle nuove generazioni, promuovendo un futuro più sostenibile e consapevole. Durante gli incontri abbiamo anche ricordato ai ragazzi Aliapp, l'app innovativa che offre strumenti e informazioni utili per una corretta differenziazione dei materiali, sperando che possano farsene promotori verso le loro famiglie».
