Skip to main content

Nell’ultimo anno la Toscana del sud ha avviato a riciclo circa 186mila ton di rifiuti urbani

Fabbrini (Sei Toscana): «Nella giornata mondiale dedicata al riciclo, cogliamo l’occasione per raccontare i risultati in termini di materiali raccolti e per condividerli coi cittadini»
 |  Toscana

Si celebra oggi la Giornata mondiale del riciclo, che dal 2018 rappresenta un’occasione per celebrare l’importanza dell’economia circolare, che anche in Toscana continua ad avanzare.

Nel 2024, nei 104 comuni dell’Ato Toscana Sud, grazie all’impegno dei cittadini e delle attività, Sei Toscana ha raccolto e permesso di avviare a riciclo quasi 113mila tonnellate di rifiuti urbani da imballaggio in carta, vetro, plastica e metalli raccolti in maniera differenziata, con un incremento di quasi 17mila tonnellate di rifiuti avviati a riciclo rispetto al 2023.

Nello specifico, sono state avviate a riciclo poco meno di 61.000 tonnellate di carta e cartone (+10mila tonnellate rispetto all’anno precedente); 6.650 tonnellate di metalli (con un aumento di oltre 1.500 tonnellate rispetto al 2023); 18.800 tonnellate di plastica (più 3.650 tonnellate); circa 26.300 tonnellate di vetro, di cui 17mila tonnellate provenienti dalle raccolte mono-vetro, modalità di raccolta separata progressivamente introdotta su tutto il territorio. Sono state inoltre avviate a compostaggio oltre 73.000 tonnellate di organico.

«Nella giornata mondiale dedicata al riciclo, cogliamo l’occasione per raccontare i risultati in termini di materiali raccolti e per condividerli con i cittadini, le attività, le amministrazioni comunali, veri protagonisti di questo processo virtuoso che realizza l’economia circolare – dice il presidente di Sei Toscana Alessandro Fabbrini – Il nostro è un territorio da salvaguardare, in cui la gestione sostenibile dei rifiuti riveste un ruolo strategico ai fini della tutela dell’ambiente».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.