Taglio delle tamerici sulla spiaggia di Galenzana: i carabinieri denunciano una persona
La cosa era stata denunciata il 26 febbraio da Legambiente Arcipelago Toscano che, al termine della passeggiata “Conoscere per difendere” a Capo Poro e Galenzana, nel Comune di Campo nell’Elba e nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, aveva scoperto che «le ultime tamerici superstiti di Galenzana – un tempo una spiaggia selvaggia dove si poteva sfuggire al sole riparandosi all’ombra di un boschetto di questi preziosi alberi pionieri disseminato lungo l’arenile – sono state eradicate.
Si tratta degli ultimi grossi esemplari di tamerici rimasto di un paio di cespugli più piccoli e di una giovane piantina nata proprio ai bordi del piccolo recinto protettivo provvisorio realizzato da Legambiente Arcipelago Toscano e Parco Nazionale a difesa della nidificazione record della tartaruga marina Federica. Tamerici che durante le calde giornate estive e le notti stellate avevano fornito ombra e riparo alle volontarie e ai volontari di Legambiente.
Ora, di fronte al muro dell’agriturismo Galenzana, dove sono stati realizzati recentemente lavori di rifacimento della recinzione, la spiaggia è stata “ripulita” da fastidiosi alberi protetti in zona B di un Parco Nazionale. Un atto illegale, sconsiderato e autolesionistico, visto che le tamerici superstiti mitigavano l’erosione in stato avanzatissimo della spiaggia di Galenzana determinata proprio dalla costruzione di muri e “difese”».
Oggi, un nota del Comando provinciale dei carabinieri di Livorno inforna che «i Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Marciana Marina, nell’ambito delle costanti attività di controllo tese alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, nonché dei vincoli paesaggistici e ambientali, hanno svolto delle verifiche in località Galenzana del comune di Campo nell'Elba, all’interno del territorio ricompreso nei confini del parco nazionale dell’arcipelago toscano nel corso delle quali i militari hanno potuto accertare la completa eradicazione di piante della specie tamerici “tamarix africana”.
Le indagini svolte dai carabinieri, grazie anche all’approfondita conoscenza del territorio, corroborate da riscontri testimoniali, hanno consentito di dare un volto ed anche un nome al presunto autore venendo pertanto deferito a piede libero all’Autorità Giudiziaria di Livorno competente per il reato di danneggiamento di specie vegetali poste all’interno di un’area sottoposta a vincolo paesaggistico».
I carabinieri evidenziano che «si tratta di un reato di settore proprio perché la contestata fattispecie dell’art.11 è sanzionata dall’art 30 della medesima Legge 394/1991 la quale costituisce il compendio normativo vigente a tutela di tutte le varietà di flora e fauna che vivono all’interno dei parchi nazionali, nel caso odierno vi è stato “danneggiamento di specie vegetali poste all’interno dei confini del parco nazionale dell’arcipelago toscano”».
E i militari concludono assicurando che «resta alta l’attenzione delle Stazioni Carabinieri del Reparto CC Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che continueranno i controlli serrati con particolare riguardo alla tutela ambientale della flora e della fauna».