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Rosignano Marittimo, il Comune ha incontrato i lavoratori Scapigliato in stato di agitazione
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Il Comune di Rosignano Marittimo ha incontrato i lavoratori del Polo impiantistico di Scapigliato, che sono in stato di agitazione «in merito al futuro occupazionale dell’azienda» attiva nell’economia circolare e controllata proprio dal Comune.
Alla riunione erano presenti gli assessori comunali Roberto Repeti, Mario Settino e Susanna Masoni e per le rappresentanze sindacali aziendali di Fp Cgil Fabrizio Portanti, Emiliano Sartorio, Roberto Menicagli, Marco Palomba; per la Fit Cisl hanno partecipato Eva Cipriani e il segretario Fit Cisl di Livorno Uliano Bardini; per la Fiadel c’erano Aldo Tonin e il segretario regionale Filippo Ferrari.
Gli assessori hanno fornito ai rappresentanti sindacali rassicurazioni in merito al futuro aziendale e alla progettualità in corso, avviata da un tavolo tecnico misto iniziato ufficialmente il 13 gennaio 2025 e proseguito l’11 febbraio a cui hanno partecipato, oltre alla dirigenza della società, l’assessore Roberto Repeti, il presidente di Zero waste Italy Rossano Ercolini e tecnici del settore. Un ulteriore appuntamento tra i tecnici è stato programmato per il 3 marzo per la concretizzazione del progetto nella direzione di una transizione verso un’impiantistica improntata ancora di più al recupero di materiali che allo smaltimento in discarica.
«Lo scopo del tavolo tecnico – spiegano dal Comune – è quello di fornire alla Regione Toscana un progetto industriale alternativo al bio-digestore dopo che a luglio scorso fu presa la decisione di non proseguire più su quella direzione, che la governance uscente sconsigliò di intraprendere a causa del mutato contesto di mercato e della sua totale insostenibilità economico- finanziaria. La volontà di andare avanti con la progettualità è rafforzata dalla scelta di mantenere in piedi una linea di finanziamento bancario partita nel marzo 2023 che si ritiene necessaria anche per lo sviluppo dei futuri piani industriali, e per la quale è stato dato un mandato ufficiale nell’assemblea dei soci del 21 febbraio scorso».
Rispetto a quando nel 2019 la Regione Toscana ha approvato l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) nel rispetto della quale opera Scapigliato, infatti, è assai mutato il contesto regionale per quanto riguarda la biodigestione anaerobica: oggi è ormai inaugurato l’impianto di Alia di Montespertoli, sono chiusi i lavori dell’impianto di Albe a Peccioli, a breve si avvia l’impianto di Geofor, sono operativi i nuovi impianti di Arezzo e Siena del gruppo Iren, a Massa sta avanzando il progetto di Cermec. Se l’ipotesi di realizzare un altro biodigestore a Rosignano Marittimo non è percorribile, una nuova soluzione andrà però trovata con la Regione Toscana, perché l’impianto era stato individuato tra le prescrizioni dell’Aia.
«Le parti sindacali, che non erano finora state informate dell’esistenza del tavolo tecnico misto da parte del Consiglio di amministrazione, hanno concordato – concludono nel merito dal Comune – di avviare con l’Amministrazione comunale un canale comunicativo attraverso la proposta di un nuovo incontro a breve per un aggiornamento sulle prospettive industriali. Da parte dei sindacati è emersa la volontà di “raffreddare” e sospendere lo stato di agitazione se ne sussistano le condizioni dopo l'incontro con l'azienda della prossima settimana, mentre da parte dell’Amministrazione comunale c’è un impegno per il mantenimento dell'attività industriale di Scapigliato, con l'indirizzo verso una transizione ecologica e circolare, anche al fine di garantire il livello di occupazione attuale».
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