Skip to main content

Con Aisa impianti l’economia circolare entra nelle classi del liceo aretino Francesco Redi

Cherici: «La funzione di formazione di Zero spreco inizia coi bambini e adesso arriva fino al liceo, ed è possibile perché lo permette la nuova organizzazione impiantistica»
 |  Toscana

Dallo scorso novembre “Zero spreco Edu”, l’iniziativa per l’educazione ambientale messa in campo dalla partecipata pubblica Aisa impianti – che ha in carico la gestione del polo per la gestione rifiuti di San Zeno (AR) – è riconosciuta come agenzia di formazione, e adesso per la prima volta stringe un accordo con il liceo scientifico linguistico “Francesco Redi” di Arezzo.

Un traguardo che verrà raggiunto attraverso un ciclo di incontri formativi rivolti agli studenti del triennio sui seguenti temi: tecnologie per il trattamento dei rifiuti, educazione alimentare, educazione alla salute, impatti sanitari derivanti dalle tecnologie di trattamento dei rifiuti, gestione della raccolta differenziata, nozioni di astronomia.

«La funzione di formazione di Zero spreco inizia coi bambini e adesso arriva fino al liceo, ed è possibile perché lo permette la nuova organizzazione impiantistica – spiega il presidente di Aisa Impianti, Giacomo Cherici – Tutto quello che prima rappresentava un costo e veniva conferito in discarica, oggi viene trasformato in energia, ad esempio c’è una produzione di biometano che si sta attestando attorno ai 240 standard metri cubi l’ora. Questo serve a coprire gli investiti per gli impianti ma serve anche a generare risorse per sostenere iniziative di formazione tecnico-scientifiche di alto profilo. Ringrazio la dirigente del liceo Redi perché Zero spreco è una forma di restituzione importantissima nei confronti dei cittadini».

Nel Polo impiantistico di San Zeno complessivamente operano un impianto per la selezione delle frazioni secche (a partire dal multimateriale, come nel caso delle plastiche) da avviare a riciclo, un termovalorizzatore per valorizzare energeticamente le frazioni secche non riciclabili, e un nuovo biodigestore anaerobico per ricavare biometano e compost da 70mila t/a di rifiuti organici, provenienti da raccolta differenziata (Forsu), sfalci e potature. Nell’area è inoltre in corso l’attuazione di un articolato piano industriale che prevede di realizzare una nuova linea di termovalorizzazione da 75mila t/a – per lavori da 24 mln di euro, iniziati la scorsa – da affiancare a quella già esistente da 45mila t/a.  Il nuovo biodigestore Verde 70 è inoltre in grado di produrre, oltre a biometano, anche il fertilizzante “Amelia” poi utilizzato in agricoltura biologica

«È interessante anche il nome del progetto: “zero spreco”, che vuole dire impattarsi il meno possibile con l’ambiente e per farlo dobbiamo imparare a non sprecare – aggiunge la dirigente del liceo, Monica Cicalini – Affronteremo quindi i temi legati alla sostenibilità, all’alimentazione, all’economia circolare, la salute, che sono rivolti a tutti gli studenti di questa scuola ma in particolare a quelli del triennio. Vogliamo renderli consapevoli dell’importanza che ha l’ambiente e anche dell’importanza di strutture come Aisa impianti, che lavorano e si impegnano per la sostenibilità ambientale».

Gli approfondimenti saranno affidati a docenti universitari, esperti, nutrizionisti e i tecnici di Aisa Impianti, che incontreranno in presenza gli studenti nell’Aula magna dell’istituto. I ragazzi saranno coinvolti anche in visite al polo tecnologico di San Zeno e all’osservatorio astronomico. Il percorso prevede anche la verifica delle competenze acquisite a conclusione della formazione, al fine del riconoscimento “Scuola zero spreco”.

«L’obiettivo è sia sviluppare una scelta di cittadinanza attiva consapevole che favorire le didattiche orientative, perché la nostra scuola è concentrata nel proporre realtà territoriali lavorative importanti che scongiurino la fuga dei cervelli. Il progetto si svilupperà sia tramite attività pratiche a San Zeno che lezioni frontali qui al liceo», conclude Alessandro Martinelli, docente e referente del progetto.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.