Dal Governo sono arrivati solo 20,1 mln di euro per le 4 alluvioni dell’autunno 2024 in Toscana
Dopo l’annus horribilis 2023 con l’alluvione che si è abbattuta sulla Toscana centrale lasciando dietro di sé 8 morti e danni per 2,7 miliardi di euro, anche il 2024 ha visto abbattersi sulla Regione 21 eventi meteo estremi tra cui altri intensi nubifragi: per fare il punto sulle quattro alluvioni concentratesi tra settembre e ottobre scorsi – 18 e 23 settembre, 17 e 18 ottobre, 25 e 26 ottobre –, la Regione ha riunito oggi a Firenze i 29 Comuni coinvolti.
«Siamo qui con 29 sindaci presenti – ha spiegato il presidente Giani – con l’obiettivo di illustrare le modalità di accesso alle procedure di ristoro per le famiglie e quelle per far fronte alle spese sul territorio. Una riunione che vuole essere operativa e creare la sintonia giusta per agire in modo efficace nell’interesse dei cittadini colpiti e dei Comuni. Per i tre eventi abbiamo avuto lo stanziamento dell'immediata emergenza da parte del Governo di 20 milioni e 100mila euro; questi finanziamenti sono destinati alle somme urgenze e alla ricognizione dei fabbisogni per l’immediato sostegno di 5000 euro alle persone. Da parte nostra, come Regione Toscana, abbiamo messo 4 milioni dal nostro bilancio per poter provvedere come si fece nell’alluvione a Campi Bisenzio, a dare un contributo anticipato di 3000 euro a famiglia che possono consentire un primo alleggerimento delle spese».
Nel dettaglio degli oltre 20 milioni, si tratta di 8,7 mlnd per gli eventi del 18 e 23 settembre destinati a Marradi e Palazzolo sul Senio della Città Metropolitana di Firenze; Castagneto Carducci, San Vincenzo e Bibbona in Provincia di Livorno e Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Pomarance e Guardistallo in Provincia di Pisa.
Ci sono poi 9,7 mln di euro per l’alluvione del 17 e 18 ottobre destinati a Castelfiorentino e Certaldo della Città metropolitana di Firenze, Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Cecina, Sasseta e Suvereto in Provincia di Livorno, Pomarance e Volterra in Provincia di Pisa e Chiusdino, Monteriggioni, Siena e Sovicille in Provincia di Siena.
Infine per l’alluvione del 25 e 26 ottobre ci sono 3,7 mln euro per i comuni di Casciana Terme Lari, Terricciola, Castellina Marittima, Riparbella, Pomarance, Santa Luce, Ponsacco e Volterra della provincia di Pisa e Rosignano Marittimo, Collesalvetti e Cecina della Provincia di Livorno.
Anche in veste di Commissario per gli eventi alluvionali, Giani ha dunque allargato lo sguardo sulla situazione general: «La Toscana ha vissuto quattro alluvioni in due mesi. I cambiamenti climatici hanno determinato uno sconvolgimento dei fenomeni meteorologici, con temporali che si trasformano in bombe d’acqua devastanti che si abbattono sui reticoli minori, sui torrenti per i quali oggi è necessaria prestare un’attenzione particolare e per i quali sono necessari interventi strutturali che agiscano sulla prevenzione e la mitigazione del rischio, con progetti adeguati in cui siano coinvolti i Consorzi di Bonifica, i Comuni e i Geni civili. Ma per questo occorrono molte più risorse, per altro richieste al Governo».
Sul tema l’assessora regionale all’Ambiente e Protezione civile, Monia Monni ha fatto il punto sulle complesse procedure amministrative di rendicontazione dei danni: «È fondamentale proseguire un confronto serrato e attento insieme ai territori colpiti per fare il punto sulle procedure necessarie ai fini della rendicontazione delle spese sostenute per far fronte alle emergenze dei mesi di settembre e ottobre. Abbiamo stanziato, così come fatto per l’alluvione del novembre 2023, 4 milioni di euro come primo contributo per le famiglie colpite [3.000,00 euro a famiglia], in attesa dell’arrivo delle risorse che il Dipartimento nazionale di protezione civile destinerà per l’immediato sostegno». Da qui il nuovo «appello al Governo nazionale affinché stanzi le risorse necessarie per la fase della ricostruzione del post alluvione del novembre 2023. Noi stiamo facendo la nostra parte come dimostra la scelta di trasferire 12 milioni di euro di risorse regionali sulla contabilità del Commissario. Vogliamo procedere speditamente con la progettazione delle opere di ricostruzione e farci trovare pronti per la loro realizzazione, ma senza le risorse statali non sarà possibile mettere a terra le opere di riduzione del rischio residuo».
Come ricordato da Monni anche nei giorni scorsi in sopralluogo sull’Agna, dal Governo Meloni non è ancora arrivata nessuna notizia in merito ai fondi da 1,1 miliardi di euro necessari alla ricostruzione post alluvione 2023, necessari per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteo estremi. Una stima che deriva dal piano che la Regione ha presentato all’Unione europea insieme al Dipartimento nazionale di Protezione civile, e quindi validato dal Governo. Ma i fondi ancora non si vedono.