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Oggi la prima riunione operativa con la Regione

Il commissario Curcio arriva in Toscana, si apre una nuova fase per la ricostruzione in Alto Mugello

Giani: «Mi farò portavoce con il Governo di quelle che sono le esigenze del territorio»
 |  Toscana

Si è svolta oggi a Firenze, in Palazzo Strozzi Sacrati, la prima riunione operativa tra la Regione Toscana col già capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che il 31 dicembre è stato nominato dal Governo come Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti dalle alluvioni che nel 2023 hanno devastato ampie porzioni di Emilia Romagna, Toscana e Marche.

L’incontro di oggi è stato incentrato sugli eventi alluvionali del maggio 2023 nell’Alto Mugello, riunendo il presidente della Regione (Eugenio Giani), l’assessora all’Ambiente e alla Protezione civile (Monia Monni), il prefetto di Firenze (Francesca Ferrandino), il direttore della Protezione civile regionale (Giovanni Massini) e i sindaci dei Comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio, Firenzuola, San Godenzo, Londa. Tanti gli argomenti all’ordine del giorno nella riunione, dalle procedure di indennizzo alle opere pubbliche realizzate, anche quelle finanziate con risorse Pnrr.

«Con oggi iniziamo una nuova fase – ha spiegato Giani – che mi fa piacere gestire con il neo commissario Curcio, che già avevamo avuto accanto nei giorni  dell’alluvione del 15 maggio 2023 e dei giorni seguenti. Una collaborazione proficua che abbiamo vissuto in questi anni che Curcio ha diretto con grande impegno e passione la Protezione civile, rappresentando per noi un punto di riferimento. Da oggi dobbiamo affrontare una ricostruzione complessa in un’area che io chiamo della Romagna Toscana e che ha, come investimenti riconosciuti dallo stato di calamità, 79 milioni di euro proprio per la ricostruzione. Un’area che ha attraversato momenti davvero difficili, penso anche al terremoto che ha colpito Marradi e poi l’alluvione che ha causato danni ad infrastrutture importanti come la Faentina e interrotto i collegamenti. Sono sicuro che con Curcio riusciremo a venirne a capo e dare alla popolazione le risposte necessarie».

Ma il nubifragio dell’Alto Mugello è solo una parte degli eventi meteo estremi che la Toscana ha dovuto sopportare nel 2023, con l’apice raggiunto nell’alluvione del 2 novembre.

«Facciamo in modo che il cambio del commissario non possa essere un blocco delle procedure – ha aggiunto Curcio – Questo sarebbe un errore che francamente non vogliamo fare. Non c'è da sterzare o da cambiare, c'è da fare un check a quello che abbiamo fatto fino ad ora. Fino a che non avremo idea (e questo avverrà attraverso l'ascolto con il territorio) di cosa e come vogliamo cambiare, le procedure rimangono queste. Il tempo che ci siamo presi sarà proprio per capire, anche in tema di lavori pubblici, eventuali deroghe ed eventuali modifiche, e poi mi farò portavoce con il Governo di quelle che sono le esigenze del territorio. L'idea del Governo è quella di una figura che sia prossima alle attività territoriali. Queste prime battute saranno finalizzate a vedere quello che è stato fatto fino ad adesso e se c'è da migliorare delle cose e migliorarle. Ma questo viene fatto in piena continuità con quello che è stato fatto fino ad adesso».

Redazione Greenreport

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