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In Lunigiana torna l’allerta meteo per rischio idrogeologico

Il codice giallo sarà attivo dalla mezzanotte alle 15 di domani, giovedì 9 gennaio
 |  Toscana

La Sala operativa unificata della Protezione civile toscana (Soup) ha diramato una nuova allerta meteo di codice giallo, per rischio idrogeologico.

Su ampie porzioni della Toscana costiera è terminata stamani un’allerta meteo incentrata sul rischio mareggiate, mentre il nuovo codice giallo – incentrato sull’area della Lunigiana – è valido dalla mezzanotte alle 15 di domani, giovedì 9 gennaio.

Dalla Regione informano infatti che è prevista un’intensificazione delle piogge sulle zone settentrionali, anche a carattere di rovescio nel corso della mattinata di domani.

I consigli della Protezione civile

In caso di avvisi di criticità o di allerte meteo, si consiglia ai cittadini di alzare il livello della normale prudenza e di seguire le indicazioni fornite dalla Protezione civile comunale e i canali informativi sulla viabilità, nonché l’evoluzione delle condizioni meteo tramite radio, TV, siti web istituzionali, e in caso di forti piogge osservare i seguenti accorgimenti:

evitare l’attraversamento di strade inondate e sottopassi qualora appaiano allagati in quanto la profondità e la velocità dell’acqua potrebbero essere maggiori di quanto non appaia;

la forza della precipitazione potrebbe far uscire dalla loro sede i tappi dei tombini: fare attenzione alla circolazione anche in strade poco allagate;

prestare attenzione a percorrere le strade dove l’acqua si è ritirata perché potrebbero esserci pericoli;

evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, e sopra ponti e passerelle;

porre barriere per evitare che l’acqua possa allagare locali posti sotto il livello stradale, come cantine e box sotterranei.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.