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Volontariato in Toscana, Cesvot: sono 418.640 le persone attive sul territorio

La “passione” per il volontariato e del volontariato non cede, ma si nutre di nuove sfide
 |  Toscana

Il Centro servizi volontariato della Toscana (Cesvot), insieme all’Università di Pisa, ha pubblicato il nuovo report Come sono cambiati i volontari – Uno sguardo lungo vent’anni, che analizza il panorama in evoluzione del volontariato nella regione Toscana e in Italia, evidenziando tendenze, dinamiche organizzative e cambiamenti nei significati attribuiti all’azione volontaria.

Curato da Irene Psaroudakis e Andrea Salvini – con contributi di esperti del terzo settore come Sebastiano Citroni, Luca Gori, Stefano Lomi, Alessandro Seminati e Donatella Turri – il report documenta che in Toscana sono 418.640 i volontari, di cui più di 180mila impegnati sistematicamente in un’organizzazione, un dato leggermente inferiore rispetto ai valori nazionali.

In Toscana si nota inoltre una maggiore propensione alla fluidità dell’impegno volontario. Il focus del volume è posto principalmente sulle organizzazioni di volontariato e sulle associazioni di promozione sociale, che rappresentano il 90% delle realtà in cui operano i volontari in Italia. Tra i temi centrali del libro vi sono le motivazioni personali e collettive che guidano l’impegno volontario, nonché le modalità con cui le organizzazioni traducono le loro missioni in attività concrete per la comunità.

A emergere è anche che le organizzazioni devono affrontare sfide come la burocrazia eccessiva, il rischio di diventare troppo aziendali e la necessità di mantenere un dialogo equilibrato con istituzioni e cittadini. Per farlo, è importante prendersi un momento di riflessione, riorganizzarsi, valorizzare le risorse e trovare nuovi modi per rispondere meglio ai bisogni dei territori.

La “passione” per il volontariato e del volontariato non cede, ma si nutre di nuove sfide, si confronta con dilemmi impensabili solo vent’anni fa, e si esprime in potenzialità di trasformazione e innovazione per gli anni a venire. D’altra parte, questa è stata da sempre una delle caratteristiche più tipiche del terzo settore: servire la comunità, facendosi carico delle istanze della cittadinanza e, al suo interno, dei più fragili, promuovendo modalità originali di animazione e intervento che non si rassegnino alla istituzionalizzazione.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.