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Il nuovo presidente della società pratese per la depurazione è Andrea Biagini

Gida è tutta pubblica, completata l’acquisizione da parte di Alia Multiutility: ecco il nuovo cda

«Questa è una grande opportunità per contribuire a un progetto di sviluppo sostenibile e innovativo per il territorio»
 |  Toscana

Gida, la storica società pratese che dal 1981 porta avanti la depurazione delle acque civili e industriali – un’attività centrale in particolare per il locale comparto della moda – è oggi una realtà interamente pubblica dopo l’acquisizione da parte di Alia Multiutility iniziata all’inizio di quest’anno.

L’assemblea dei soci ha nominato oggi la nuova governance: a succedere ad Alessandro Brogi in veste di presidente è Andrea Biagini, affiancato nel Cda da Franco Cristo (dirigente Alia), Isabella Dominicucci e Daniela Santianni (dipendenti Publiacqua) e Fabio Reali (industriale pratese e presidente del consorzio Progetto acqua).

Biagini si presenta con in tasca un master in Economia e gestione dei servizi di pubblica utilità, conseguito all’Università Bocconi, e soprattutto con una solida esperienza alle spalle nel gruppo Hera. «Questa è una grande opportunità per contribuire a un progetto di sviluppo sostenibile e innovativo per il territorio pratese, con l’intento – commenta a caldo Biagini – di proseguire nel percorso di miglioramento della gestione e del trattamento delle acque in una chiave sempre più moderna e integrata. Siamo pronti a lavorare con tutti gli attori locali per rafforzare il ruolo di Gida come punto di riferimento per il distretto tessile e per la comunità intera».

Anche Alia Multiutility grazie a questa operazione rafforza la propria presenza nel settore idrico e nella gestione dei servizi pubblici locali, un passo che si inserisce nel più ampio progetto di consolidamento e sviluppo delle attività in Toscana.

L’esperienza pluridecennale di Gida, inserita a pieno titolo nella più ampia rete dei servizi resi dalla multiutility, potrà così contribuire al miglioramento sia del servizio idrico integrato (come con il riutilizzo dei reflui depurati nei distretti del territorio con l’acquedotto industriale) che dell’offerta per quei soggetti produttivi che necessitino di affidabili partner per la gestione ambientalmente sostenibile dei loro reflui.

Luca Aterini

Luca Aterini, toscano, nasce settimino il 1 dicembre 1988. Non ha particolari talenti ma, come Einstein, si dichiara solo appassionatamente curioso: nel suo caso non è una battuta di spirito. Nell’infanzia non disegna, ma scarabocchia su fogli bianchi un’infinità di mappe del tesoro; fonda il Club della Natura, e prosegue il suo impegno studiando Scienze per la pace. Scrive da sempre e dal 2010 per greenreport, di cui è oggi caporedattore.