Fino a 150 euro a famiglia: la Toscana approva legge regionale di contrasto alla povertà energetica
Con il via libera da parte del Consiglio regionale della proposta avanzata dalla Giunta nei mesi scorsi, in Toscana entra in vigore una legge regionale per il contrasto alla povertà energetica. Il testo prevede che ai nuclei familiari in difficoltà economica verrà fornito un aiuto per pagare le bollette: in concreto, verrà dato un contributo fino a 150 euro all’anno derivante dal valore dell’energia prodotta ma non autoconsumata dai beneficiari del bando da 70 milioni di euro per l’installazione di fonti rinnovabili su immobili pubblici come scuole, ospedali, residenze anziani.
«Quella della povertà energetica è una criticità sempre più evidente, sulla quale anche la Comunità europea si è espressa, invitando le pubbliche amministrazioni ad attivarsi per contrastare il fenomeno – ha spiegato il presidente della Toscana Eugenio Giani – la Regione Toscana ha raccolto questo invito ed elaborato un modo per destinare il flusso di risorse generato dagli incentivi alla diffusione delle fonti di energia rinnovabile verso il sostegno ai cittadini più fragili. Un meccanismo virtuoso di cui siamo fieri».
La povertà energetica, cioè la condizione in cui le famiglie non sono in grado di accedere a servizi e prodotti energetici essenziali, è una criticità che si stima coinvolga più del 20% delle famiglie toscane.
La proposta di legge regionale per le “Misure per il contrasto alla povertà energetica” approvata oggi dal Consiglio regionale è stata deliberata dalla Giunta ad aprile, su proposta dell’assessora regionale all’ambiente Monia Monni. Che ora dice: «Ci sono atti che ti fanno sentire che hai determinato un passo nella direzione giusta, e questa è una di quelle». Spiega l’assessora: «Ho voluto e scritto questa legge perché racconta che la conversione ecologica non è un fatto per i pochi, ma un percorso denso di opportunità per tutte e tutti. Ero già molto fiera del bando da 70 milioni di euro che permetterà l’installazione di fonti rinnovabili su molti immobili pubblici in tutta la Toscana, lo sono ancora di più adesso, perché chiederemo a chi si aggiudicherà il finanziamento di rinunciare al contributo che il gestore del servizio energetico riconosce per l'energia non autoconsumata e destinare queste risorse ad un fondo per sostenere le famiglie in povertà energetica. In sintesi, i soldi generati da fonti rinnovabili installate con soldi pubblici saranno utilizzati per dare una mano a chi è in difficoltà. Non sarà la legge che cambierà il mondo – conclude Monni - ma fa intravedere il cambiamento che serve al mondo».
La proposta di legge regionale per le “Misure per il contrasto alla povertà energetica” approvata oggi dal Consiglio regionale è stata deliberata dalla Giunta ad aprile, su proposta dell’assessora Monni.