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Liberato un piovanello pancianera: lenza e amo lo stavano uccidendo

Soccorso dai volontari della Lipu del Tigullio, il ricovero al Cruma di Livorno e dopo le cure, il ritorno in natura
 |  Toscana

In occasione dell’Eurobirdwatching, nei primi giorni di ottobre, i volontari della LIPU del Tigullio (GE) hanno soccorso e recuperato alla foce del fiume Entella un Piovanello pancianera (Calidris alpina) con una lenza avvolta attorno alle ali e l'amo nel becco. Il piovanello pancianera è una specie migratrice presente in Italia durante i periodi di migrazione o svernamento, ma nidifica nel nord Europa. È molto probabile che l’esemplare soccorso fosse in viaggio verso sud. Questa specie è tipica di paludi e aree umide, dove si riunisce in grandi gruppi o piccoli stormi per la migrazione,
Una volta recuperato l’esemplare, i volontari si sono accorti che l’animale aveva ingerito l’amo, per cui è stato necessario portarlo al Centro recupero uccelli marini e acquatici di Livorno (Cruma). A causa di questo impedimento non riusciva a nutrirsi adeguatamente ed è arrivato al Centro in uno stato di grave debilitazione.
Al Cruma spiegano che La radiografia ha rivelato la presenza dell’amo incastrato nell’esofago, in una posizione estremamente delicata e vicina al cuore. Dopo un'analisi approfondita si è deciso di non rimuovere l'amo chirurgicamente perché un intervento avrebbe comportato un rischio troppo elevato per la vita dell'animale. La speranza - supportata da esperienze pregresse - è che i tessuti circostanti possano in qualche modo impedirne lo spostamento. Il corpo estraneo potrebbe rimanere stabile e quindi non compromettere ulteriormente la sua salute. Grazie alle cure ricevute e al monitoraggio costante, dopo qualche settimana l’animale si è infatti ripreso ed è stato liberato alla foce dello scolmatore di Calambrone (PI) lo scorso 29 ottobre. Ora ha ripreso il suo percorso migratorio ed essendo un adulto non avrà difficoltà a riaggregarsi a un gruppo di conspecifici durante il viaggio».
Lipu Cruma è stata scelta per la gestione del caso grazie alla sua particolare specializzazione nel trattamento di uccelli acquatici e fauna migratoria e gli operatori sottolineano che «Il nostro centro conta infatti su una solida esperienza in questo ambito, che permette di offrire cure specifiche e mirate. Ma spesso non è sufficiente».
Cruma e Lipu Tigullio denunciano «La quantità di rifiuti umani abbandonati in mare, in particolare gli oggetti legati alla pesca come ami, nasse, reti, che costituiscono una grave minaccia per numerose specie animali - sia acquatiche che terrestri - e in particolare per gli uccelli migratori. Ricordiamo inoltre che l’animale è stato recuperato in un’area che è sia Oasi faunistica che area SIC Natura 2000, dunque protetta e di grande importanza naturalistica. Un’area che teoricamente dovrebbe essere priva di simili pericoli».
Anche questo tema sarà al centro della campagna a sostegno Un Natale Per La Natura, in programma sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre in decine di piazze e sedi della Lipu. Giunto alla sua 28esima edizione, il tradizionale appuntamento con i volontari dell’Associazione è un momento importante per conoscersi, scambiarsi opinioni e ricordare che la tutela dell’ambiente deve essere una priorità nelle nostre scelte quotidiane.

Redazione Greenreport

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