Licenziamenti all’ABB E-Mobility: solidarietà e vicinanza di Legambiente Toscana ai lavoratori e alle lavoratrici
Il 14 novembre la ABB E-mobility di San Giovanni Valdarno ha comunicato, tramite PEC, l’avvio della procedura di Licenziamento Collettivo come preannunciato e illustrato ai lavoratori in un assemblea il 7 novembre.
Le organizzazioni sindacali «Respingono l’iniziativa dell’Azienda che in maniera arbitraria e unilaterale si avvia verso un percorso di licenziamento invece che ricorrere agli strumenti previsti dalla normativa italiana (ammortizzatori sociali e quanto altro illustrato in assemblea)». Le Parti Sindacali dunque dichiarano immediatamente lo Stato di Agitazione e indicono come prima azione contro l’iniquo provvedimento aziendale». I
l 21 giugno 2021 ABB E-mobility inaugurava il cantiere da del suo più grande impianto di produzione di stazioni di ricarica in corrente continua in Italia e lo presentava così: «Il centro di eccellenza per la mobilità elettrica di 16.000 m2 rappresenta un investimento di 30 milioni di dollari, Il sito dispone di uno spazio di 3.200 m2 dedicato alla R&D per lo sviluppo e la prototipazione. Le innovazioni di ABB nel campo della mobilità elettrica hanno portato allo sviluppo della stazione di ricarica Terra 360 che può garantire una ricarica di 100 km in meno di tre minuti, ABB E-mobility ha rafforzato oggi la sua posizione di leader mondiale nelle soluzioni di ricarica per veicoli elettrici con l'apertura del più grande sito di produzione di stazioni di ricarica in corrente continua di ABB, il Centro di Eccellenza E-mobility a San Giovanni Valdarno, Toscana, L'intera gamma di soluzioni di ricarica ABB in corrente continua sarà prodotta nel sito, supportando l'elettrificazione di tutti i settori del trasporto ed esemplificando l'impegno di ABB E-mobility a realizzare un futuro a zero emissioni con soluzioni di ricarica intelligenti e affidabili per i veicoli elettrici».
La realtà di oggi sono 33 licenziamenti e 75 giorni di tempo per trovare un accordo sindacale per i lavoratori e le lavoratrici di ABB E-mobility di San Giovanni Valdarno. La crisi dell’auto elettrica sarebbe la causa degli esuberi, secondo l’azienda. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno chiesto a gran voce, accanto ai lavoratori e alle lavoratrici, che si fermi la procedura di licenziamento collettivo e si faccia invece ricorso agli ammortizzatori. Alla protesta erano presenti diversi rappresentanti istituzionali di tutto il Valdarno, a cominciare della sindaca di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi.
Legambiente Toscana si unisce alla solidarietà verso lavoratori e lavoratrici e mostrata e Sergio Serges, presidente del circolo Legambiente Valdarno Superiore, ha detto: «Esprimiamo la nostra piena vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della ABB E-Mobility. Condividiamo il loro percorso di lotta per la rivendicazione necessaria a garantire la cassa integrazione da subito per il sostegno delle famiglie. E’ stato chiesto un tavolo regionale di crisi che confidiamo venga aperto quanto prima».”
Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, aggiunge: «Quello che stiamo vedendo in Valdarno Superiore è solo un episodio della grande crisi dell’automotive in Italia e in Europa, aver posticipato lo stop alle auto termiche, o aver indebolito la normativa UE per fare spazio ai biofuels di ENI (come ha fatto il Governo Meloni), non solo ha rallentato la lotta alle emissioni climalteranti, in un momento storico in cui la crisi climatica colpisce duramente il Paese, ma ha determinato confusione e incertezza nell’intero settore, con gravi conseguenze sulla competitività dell’industria italiana e europea e, come si evince dal caso ABB, anche sulla stabilità della nostra forza lavoro».