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In rampa di lancio l’iniziativa TeraMed per dare gambe alle energie rinnovabili

L’Università di Siena porta gli economisti ambientali del Mediterraneo al centro della Cop29

Borghesi: «Siamo qui per condividere coi decisori politici l’evidenza scientifica che emerge dai nuovi studi»
 |  Toscana

L’Associazione mediterranea degli economisti ambientali e delle risorse (Medaere) è nata appena due mesi fa – nella Certosa di Pontignano, a Siena – ma è già pronta ad affrontare un palcoscenico prestigioso quanto impegnativo come quello della Cop29, la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici in corso a Baku fino al 20 novembre.

A rappresentarla sarà Simone Borghesi, professore dell’Ateneo senese nonché direttore dell’area Clima alla Florence school of regulation dell’European university institute e presidente in carica dell’Associazione europea degli economisti ambientali.

«È un piacere rappresentare il nostro ateneo in un evento di rilievo internazionale così importante – dichiara Borghesi dalla capitale dell’Azerbaigian – Siamo qui per condividere coi decisori politici l’evidenza scientifica che emerge dai nuovi studi, inclusi quelli condotti presso il nostro ateneo. Inoltre, essere stati invitati quest’anno a presentare anche l’idea lanciata a Siena della nuova Associazione mediterranea degli economisti ambientali è un grande onore e la conferma che può aprire nuove prospettive per la collaborazione internazionale nell’area del Mediterraneo, una delle aree più vulnerabili dal punto di vista ambientale ed al contempo più cruciali da quello geopolitico».

Non a caso è da poco nata l’iniziativa TeraMed, che punta a raggiungere 1 TW di capacità di energia rinnovabile installata nell’area del Mediterraneo entro il 2030, , collegando la più grande economia di mercato del mondo (l’Ue) con la popolazione in rapida crescita dell’Africa: con un potenziale di investimento stimato in 700 miliardi di dollari e la capacità di creare 3 milioni di nuovi posti di lavoro nei settori solare ed eolico, TeraMed rappresenta come l’energia rinnovabile possa colmare il divario nord-sud, affrontando al contempo le pressanti sfide climatiche.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.