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Al 2032 gli investimenti arriveranno a 700 mln di euro, puntando a zero emissioni

Oltre 400 nuovi bus e 1.200 assunti a tempo indeterminato nei primi tre anni di Autolinee toscane

Bechelli: «Trasporto pubblico strumento indispensabile per la riconversione ecologica del nostro modello di vita»
 |  Toscana

Dal 2021 Autolinee toscane (at) è la società che ha in carico la gestione del trasporto pubblico locale (tpl) sull’intero territorio regionale: dal 2025 metterà su strada due nuovi autobus ogni giorno per rinnovarla flotta mezzi e renderla adeguata alle esigenze dei cittadini come della transizione ecologica, una rivoluzione che è già iniziata in questo primo triennio di attività come emerso oggi al Centro Pecci di Prato.

Nell’ormai consueto incontro annuale per fare il punto della situazione è stato il presidente, Gianni Bechelli, a illustrare in primis le direttrici di sviluppo di «una grande azienda toscana con oltre 5mila dipendenti» che si sta muovendo «per creare, finalmente, una realtà industriale dedicata alla mobilità collettiva». Un obiettivo raggiungibile, avvisa Bechelli, solo a condizione «della piena consapevolezza da parte delle istituzioni dell’importanza strategica del trasporto pubblico quale strumento indispensabile per la riconversione ecologica del nostro modello di vita».

Le basi di partenza non mancano: in tre anni at ha messo in campo di 400 nuovi bus, 1.200 nuovi assunti con contratti a tempo indeterminato di cui 556 formati internamente con il progetto Accademia, oltre mille paline elettroniche, 6 mila dispositivi contactless per pagare il biglietto a bordo in un “tap”, oltre 17 mila telecamere di sicurezza su tutta la flotta, comunicazione diretta ai passeggeri, un’app già scaricata oltre 1,3 mld di volte e un ecosistema digitale che ha portato finora a vendere oltre 75 milioni di biglietti e più di 2,2 mln abbonamenti. Anche in questo caso investendo sulla sostenibilità ambientale, perché dematerializzare ogni tipo di abbonamento ha consentito di eliminare in tre anni oltre 2 milioni di tessere di plastica, mentre attraverso “tip tap” – il sistema innovativo di pagamento contactless adottato da ad –  ha permesso di risparmiare oltre 6 milioni di fogli di carta e buste per le spedizioni o i moduli. Del resto «puntiamo all’obiettivo zero emissioni», come messo in chiaro da Andrea Buonomini, direttore commerciale, marketing e tecnologie di at.

«Dopo i primi tre anni di servizio – argomenta Federico Tonetti, presidente di Ratp Dev Italia, di cui at è una costola – siamo ad un punto di svolta nel quale il tpl non solo può essere la colonna portante di una “Toscana diffusa” raggiungibile col mezzo pubblico e non solo col mezzo privato, ma può anche rappresentare un volano della transizione ecologica che potrebbe vedere la Regione Toscana ai primi posti in Italia. Autolinee toscane intende rilanciare il suo lavoro di miglioramento continuo e i suoi investimenti in mezzi più sostenibili, a partire dagli elettrici, il tutto in una logica che sia sempre di più sistemica, una logica cioè secondo la quale si pensi, si organizzi, si sviluppi la mobilità in modo sostenibile, insieme alle amministrazioni locali».

Al momento, come emerso dalla campagna di monitoraggio condotta dall’Istituto di ricerca sui trasporti e l’economia, i cittadini apprezzano lo sforzo: nel periodo tra aprile e maggio 2024 sono stati intervistati 14.499 viaggiatori, la valutazione media del servizio è di 7,2 su 10, con un’utenza che si dichiara per l’88,24% soddisfatta o molto soddisfatta.

Cosa manca? «La sfida riguarda tutti – conclude Bechelli – per cui a livello nazionale è necessario che al Tpl siano date le risorse necessarie (come del resto chiedono tutti i presidenti di Regione, tutti i sindacati, tutte le associazioni di categoria) mentre a livello locale sono indispensabili scelte che permettano ai bus e alle nostre città di non essere prigionieri del traffico privato».

Da parte sua, la Regione Toscana si mostra pronta ad accettare la sfida: «I numeri di at – afferma nel merito il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – descrivono una crescita dell’uso del trasporto pubblico fra i cittadini e che interessa ogni segmento dell’offerta all’utenza, dagli studenti, ai lavoratori a chi usa i mezzi per spostarsi per visitare la Toscana. L’innovazione è una delle chiavi che spiegano questo costante aumento: biglietti e abbonamenti sempre più facili da acquistare, percorsi “intelligenti” e una app che nello scorso settembre è stata la quinta più scaricata in Italia nella sua categoria. L’impegno per il futuro, da parte della Regione, è incrementare le capacità attrattive del trasporto pubblico locale per renderlo comunque preferibile, sotto ogni profilo, alla mobilità privata nell’interesse dell’ambiente e del sistema complessivo della mobilità».

Redazione Greenreport

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