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Ieri l’incontro tra i sindaci neo-eletti

Firenze, Empoli e Prato al lavoro sulle nuove proposte d’indirizzo per Alia Multiutility, dopo le dimissioni di Irace da dg Estra

Estra: «Gli obiettivi strategici condivisi nel Piano industriale continueranno ad essere al centro dell’azione»
 |  Toscana

Le dimissioni di Alberto Irace (a destra nella foto) da direttore generale di Estra – società interamente pubblica che dall’estate 2023 è sotto il controllo di Alia-Multiutility, di cui Irace resta amministratore delegato – sono arrivate come un fulmine a ciel sereno, dando però una scossa alla politica locale, che ha subito risposto intensificando il confronto sullo sviluppo delle proprie partecipate. Perché sia in Alia sia in Estra a decidere, o meno, sono in ogni caso i Comuni.

Nel caso di  Estra infatti i soci indirettamente sono 143 Comuni delle province di Arezzo, Ancona, Firenze, Grosseto, Macerata, Pistoia, Prato e Siena; guardando ad Alia Multiutility, invece, la struttura societaria è attualmente costituita dai Comuni di Firenze (36,8%), Prato (18,5%), Pistoia (5,4%) Empoli (3,4%) e altri Comuni toscani (35,9%).

In questo quadro, ieri pomeriggio si è tenuto un incontro in video call fra le sindache di Firenze Sara Funaro e di Prato Ilaria Bugetti e il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi – tutti primi cittadini neo-eletti –, convocato da Funaro proprio per discutere in merito alle dimissioni di Alberto Irace da Estra e dell’assemblea di Alia Multiutility che si terrà mercoledì prossimo, 23 ottobre, dopo il primo round svoltosi esattamente un mese prima.

«Sono i soci che decidono gli indirizzi sulle alleanze strategiche e di partnership nelle principali società partecipate», hanno sottolineato Funaro, Bugetti e Mantellassi, che stanno lavorando per proporre a tutti i Comuni soci di Alia Multiutility proposte di indirizzo per orientare l’azione degli amministratori della società. I tre hanno ribadito la volontà di operare insieme, e in pieno coordinamento anche con gli amministratori degli altri comuni soci.

In particolare, nell’assemblea di mercoledì prossimo sosterranno il proseguimento del percorso della Multiutility, ponendo attenzione su azioni volte all’ingresso di ulteriori Comuni toscani in Alia e alla definizione di un piano industriale che sia in grado di sostenere la conversione ecologica e il contenimento delle tariffe: «L’aggregazione di altri territori è strategica per il futuro dell’azienda», secondo i tre sindaci, che vogliono arrivare alla definizione di un piano industriale per realizzare gli investimenti necessari al sostegno della conversione ecologica nei settori di energia, ambiente e servizio idrico, garantendo per cittadini e imprese del territorio il miglioramento della qualità di tutti i servizi (ambiente, servizio idrico ed energia) e il contenimento delle tariffe.

Nel frattempo da Estra confermano l’andamento ottimale della società (Ebitda +22%, utile netto +61%, investimenti +18% rispetto all’anno scorso) e ringraziando Irace per il lavoro svolto in questi mesi; in risposta alle dichiarazioni dell’ormai ex dg, in base alle quali allo stato attuale «non sussistono le condizioni per assicurare il perseguimento degli obiettivi definiti nel Piano industriale», Estra risponde però che «gli obiettivi strategici condivisi nel Piano industriale sono sempre stati, e continueranno ad essere, al centro dell’azione quotidiana del management della società».

Infine in merito all’attribuzione delle deleghe rimesse da Irace, che in un primo momento sembravano essere già passate in capo al vicepresidente Nicola Ciolini (a sinistra nella foto), Estra precisa che «le deleghe in capo al direttore generale sono tornate nella disponibilità dell’intero Cda. Nel corso della prossima riunione del Consiglio di amministrazione, che si terrà ad Arezzo il 18 ottobre 2024, si potrà eventualmente provvedere ad attribuire le suddette deleghe, sempre nell’esclusivo interesse di Estra, dei suoi dipendenti e della sua comunità. L'assemblea dei soci di Estra verrà convocata entro la fine del mese di ottobre».

Redazione Greenreport

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