Peccioli trionfa agli Oscar del turismo di Rimini come “Borgo più amato d’Italia”
Dalle colline della Valdera alla ribalta nazionale, quest’anno Peccioli continua a mietere successi in ambito turistico e non solo: dopo aver visto assegnarsi in primavera l’ambito premio “Borgo dei borghi” promosso da Rai Cultura, ieri agli Oscar del turismo di Rimini ha strappato anche il premio di “Borgo più amato d'Italia”.
Peccioli è risultato infatti il borgo con le migliori performance in termini di sentiment e popolarità tra i borghi Bandiera arancione del Touring club italiano: dopo aver esaminato 32 milioni di “tracce digitali” che restituiscono le impressioni dirette dei visitatori e monitorato 797mila punti di interesse turistico, storico e culturale – insieme a strutture ricettive, affitti brevi, locali e ristoranti –, Peccioli è spiccato come splendido borgo d’arte contemporanea.
«Questo è un riconoscimento molto importante, segno che il lavoro anche di formazione che da tempo stiamo facendo con gli operatori sul territorio sta dando i suoi frutti – ha detto dal palco di Rimini il sindaco, Renzo Macelloni – Le iniziative istituzionali stanno funzionando, ma dobbiamo provare a mantenerle e migliorarle. Come molti altri premi questo non sarà certo per noi un punto di arrivo, ma uno stimolo a migliorarsi e rendere Peccioli e il suo territorio ancora più accogliente e attrattivo per i turisti».
Una vocazione che va di pari passo con quella per l’agrolimentare di qualità (è a Peccioli l’unica cantina pisana premiata quest’anno al XXII Concorso enologico internazionale Città del vino), e soprattutto per l’economia circolare, dato che alla base del successo del “sistema Peccioli” ci sono le risorse in arrivo dal Triangolo verde con gli impianti gestiti dalla public company Belvedere: qui vivono una discarica per rifiuti non pericolosi, un impianto per il trattamento meccanico biologico e un nuovo biodigestore anaerobico, mentre è in corso l’iter autorizzativo in Regione Toscana per un innovativo impianto di ossicombustione che dovrebbe chiudere il ciclo sulla parte secca dei rifiuti, quindi diminuire enormemente i rifiuti che vanno in discarica.
Il Triangolo verde è diventato così un caso unico in Italia, dove dalla gestione responsabili dei rifiuti generati da imprese e cittadini arrivano risorse economiche per lo sviluppo sostenibile del borgo, diventato un polo d’attrazione turistica. Tant’è che i visitatori accorrono anche all’interno del Triangolo verde: dall’inizio del 2024 sono oltre 18mila le persone che sono andati a toccare con mano come funziona l’economia circolare del modello Peccioli.