Tagli di alberi a Firenze, Legambiente: un approccio estremamente sbrigativo per abbattimenti e sostituzioni
Abbattimenti e grandi interventi sulle alberature, ultimi in ordine cronologico quelli della scuola Ghiberti a Legnaia e di viale Righi/Ojetti al Salviatino vengono spesso segnalati dalla cittadinanza a Legambiente Firenze e Andres Lasso, responsabile verde Legambiente Toscana, sottolinea che «Ci troviamo quasi sempre nell'impossibilità di dare risposte puntuali e documentate alla cittadinanza perché privi della necessaria documentazione nel momento della segnalazione; potendosi affidare solo alle immagini in nostro possesso, ad un’analisi strettamente visiva, non si rilevano particolari criticità evidenziando quindi la possibilità di fare scelte di ben altro tenore rispetto agli interventi drastici fin qui operati, come d’altronde sottolineato da chi ci segnala il caso. Anche nei casi in cui sono interessati numeri ragguardevoli di alberi, ad esempio i circa 20 abbattimenti della scuola Ghiberti, veniamo a conoscenza dei tagli, come il resto della cittadinanza, solo al momento in cui le motoseghe sono già al lavoro. Sappiamo bene che talvolta alcuni abbattimenti sono necessari per ragioni di sicurezza (che andrebbero comunque affrontati in modo puntuale) o di infrastrutture essenziali come la tramvia (pur con la necessità di minimizzare i tagli in fase di progettazione esecutiva) ma abbiamo spesso constatato, in interventi pregressi a Firenze, un approccio estremamente sbrigativo con gli abbattimenti e le sostituzioni».”
Legambiente ricorda che «Le piante adulte in buona salute costituiscono, per capacità di raffrescamento e mitigazione climatica e per capacità di sequestro di carbonio e altri servizi ecosistemici, una risorsa preziosissima, che i nuovi impianti riusciranno a sostituire soltanto dopo qualche decennio».
Marco Duranti, presidente del circolo di Legambiente Firenze evidenzia che «Abbiamo altresì constatato come in ambito di progettazione e trasformazione urbana gli alberi vengano trattati come oggetti di arredo, alla stregua di un lampione o di un muro, anziché come esseri viventi che per rigenerarsi in ambito urbano hanno bisogno di tempo e cura, oggi più che mai, visto l’aumento costante del tasso di mortalità negli anni immediatamente successivi alla messa a dimora a causa del cambiamento climatico. Talvolta il cittadino non può non notare il contrasto tra gli abbattimenti in corso e i progetti che si pongono espliciti obiettivi ecologici e di sostenibilità, come nel caso specifico della scuola Ghiberti, il cui progetto, finanziato anche con fondi del PNRR, viene presentato come un progetto "green". Riteniamo sia giunto il momento di cambiare la modalità di gestione del verde urbano, con maggiore trasparenza, coinvolgendo e ascoltando l’associazionismo e chi si occupa in prima persona di verde urbano. In altri comuni questo approccio siamo riusciti a ottenerlo, crediamo che possa avvenire anche a Firenze».
Legambiente Firenze chiede alle istituzioni cittadine, in particolare all'assessorato all'ambiente e alla Commissione ambiente del Consiglio comunale, di «Trovare un momento per ascoltare le richieste dell’associazione sulla questione verde urbano, in vista di un miglioramento della gestione e della pianificazione del verde nella nostra Firenze».