Lucca, la denuncia di Legambiente sugli Assi viari: da opera “strategica” a “semi-tangenziale di confine”
«L’assenza di concrete previsioni di collegamento dell’infrastruttura con i caselli autostradali, l’interferenza dell’asse ovest-est di collegamento fra via di Tiglio e il casello autostradale A11 (secondo stralcio funzionale Assi viari, inesistente e definanziato) con il casello proposto a Mugnano (Quadro conoscitivo del piano operativo), il mancato raggiungimento degli obiettivi sanciti dagli accordi quadro fra Governo e Regione per la realizzazione del collegamento fra Ponte a Moriano e i caselli dell’A11 del Frizzone e Lucca Est, il mancato soddisfacimento di adeguati servizi di mobilità per le aree industriali e artigianali del territorio comunale, lo “scarico” del traffico di attraversamento in aree residenziali (S. Filippo): queste le criticità più significative di un’opera che insiste per oltre l’80% nel territorio comunale di Lucca, definita “strategica” ma ridotta nei fatti a “semi-tangenziale di confine”, calata su territori fragili in assenza di un quadro di programmazione sovracomunale e sul cui completamento gli atti amministrativi necessari appaiono non essere programmabili».
Questa la sintesi delle criticità del progetto Assi viari evidenziate nel corso dell’incontro di venerdì 27 settembre a Palazzo Parensi fra i rappresentanti di Legambiente Lucca e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune Nicola Buchignani, alla presenza della dirigente di Settore Antonella Giannini. Tali criticità rilevanti dell’attuale soluzione progettuale scaturita dal tavolo tecnico degli Assi viari sono state messe a conoscenza anche del consigliere Alessandro di Vito, presente all’incontro, nel quale sono state ipotizzate e illustrate soluzioni alternative percorribili, come lo sviluppo di un sistema di metropolitana di superficie nelle provincie di Lucca, Pisa e Livorno, in grado di ridurre il traffico privato di almeno il 20%, già oggetto di valutazione a Pisa e Livorno.
A livello del Comune di Lucca si apprende che l’attuale fase tecnica di Conferenza dei servizi decisoria non prevede alcun passaggio dal Consiglio comunale: non appare condivisibile questa posizione, perché l’assenza del dibattito impedisce la ricerca di soluzioni accettabili.
A questo punto, ribadendo la nostra apertura al dialogo e al confronto per ricercare soluzioni sostenibili alternative a questa infrastruttura, proponiamo alle parti interessate di promuovere la creazione di una Commissione Ambiente, aperta alle parti sociali, ed espressione della cittadinanza, che organizzi a un incontro partecipativo per illustrare il progetto e analizzare le alternative di mobilità sostenibile (come da ordine del giorno approvato in Consiglio il 6 dicembre 2022) ed avvii un'azione di coordinamento con amministrazioni limitrofe per sviluppare proposte di mobilità sostenibili.
di Legambiente Lucca