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Usare quei soldi in altro modo: per adeguare gli impianti esistenti e per completare la funivia Doganaccia Croce Arcana

La funivia Doganaccia – Corno alle Scale ancora più lontana

I paletti messi dal consiglio comunale di San Marcello Piteglio piacciono al Comitato: «Finalmente rotto il muro di gomma»
 |  Toscana

Dopo il consiglio comunale San Marcello  Piteglio del 9 settembre sulla discussa funivia per il collegamento Doganaccia – Corno alle Scale, che ha visto la maggioranza approvare un documento molto critico , il Comitato “Un altro Appennino è possibile – versante toscano” dà un giudizio positivo: «Segna un decisivo passo avanti nella presa di coscienza sulle conseguenze negative di tale progetto. Abbiamo finalmente visto rompersi il muro di gomma che fino a ora aveva caratterizzato l’atteggiamento del Comune di San Marcello Piteglio. Proprio alla luce del documento approvato, iconfermiamo con ancora maggiore convinzione tutte le nostre posizioni negative».

Dopo aver aggiunto che «Scelte frettolose non fanno bene alla causa del progetto oltre che alle casse pubbliche», il Comitato ringrazia le opposizioni che «Hanno rappresentato con chiarezza e forza posizioni che coincidono con le nostre», ma anche la maggioranza che «Ha palesemente dimostrato le proprie divisioni fra chi si è schierato per il progetto a prescindere e chi ha iniziato a valutarne i contenuti».

Il Comitato poi passa a illustrare il documento che ha inviato agli uffici impegnati nella Conferenza Servizi, chiedendo di far rispettare alcuni punti precisi. Cinque, in particolare: «In primis la clamorosa mancanza del “collegamento con il versante emiliano”».  L’opposizione ha rilanciato uno degli argomenti forti del Comitato: «Quella funivia finisce nel nulla a circa 800 metri dall’arrivo dell’impianto emiliano. E’ solo uno spreco di soldi pubblici».

Secondo, il Consiglio comunale ha detto no a «Opere altamente impattanti quali nuove strade di cantiere ed altro». Poi aggiunge la necessità che la Provincia aggiorni lo studio di impatto socio economico perché «I limiti attuali consentono solo una attività estiva e non invernale». Gli ultimi due punti chiesti dal Consiglio Comunale e affidati ai suoi tecnici riguardano il rispetto di due precise norme ambientali: il piano paesaggistico regionale e la zona speciale di conservazione Monte Spigolino-Monte Gennaio della rete europeA Natura 2000.

Paletti che fanno gridare vittoria al Comitato: «Il concreto rispetto di questi punti, che abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi, renderà il progetto difficilmente realizzabile».  Poi un attacco alla Provincia accusata di «Aver scelto una procedura che ha esautorato il Consiglio Comunale».

Di fronte a queste novità politico-istituzionali, il Comitato ha convocato un incontro pubblico per il 19 settembre alle ore 21,00 a San Marcello sulla impossibilità, a questo punto, di realizzare il progetto.

Per il Comitato “Un altro Appennino è possibile versante toscano”, «Lo stanziamento iniziale, dello Stato, da 5 milioni e 150 mila euro andrebbe utilizzato per altro: per sostenere gli impianti di Abetone e Doganaccia bisognosi di intervento davanti al cambiamento climatico nonché per ripristinare la funivia Doganaccia Croce Arcana».

Il Comitato conclude ribadendo la sua contrarietà alla funivia anche a causa dell’incendio 2016: «Una legge nazionale impedirebbe, fino al 2031, di costruire quella funivia. E’ questione complessa, che non può essere risolta con poche e frettolose battute».

Redazione Greenreport

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