Geotermia toscana, la proposta per il rinnovo delle concessioni a Enel arriva in Consiglio regionale
La geotermia è la principale fonte di energia rinnovabile impiegata in Toscana, dove le tecnologie geotermiche sono state inventate per la prima volta al mondo oltre 200 anni fa, e dove Enel green power gestisce le uniche centrali geotermoelettriche ad oggi attive in Italia.
Da mesi è in corso con la Regione una trattativa con l’obiettivo di arrivare al rinnovo ventennale delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione geotermica, e ieri il presidente Eugenio Giani si è detto pronto a illustrare al Consiglio regionale lo stato dell’arte.
«Sentiti i 16 comuni geotermici toscani più volte riuniti, il 17 giugno – ha ricapitolato Giani in Aula – abbiamo inviato con una delibera una serie di possibili proposte concordate per il rinnovo della concessione a Enel green power Italia, che ha formulato la sua proposta il 30 giugno. Abbiamo risposto a luglio confermando la gran parte di quello che avevamo proposto e accordando 90 giorni per sviluppare un confronto. Finora Enel green power aveva avanzato una richiesta di riservatezza, ma adesso ritengo giusto che il Consiglio regionale sia informato su quello che abbiamo proposto, e sono pronto a relazionare in merito in audizione nelle commissioni competenti o direttamente in Aula».
Nel lungo periodo la Regione Toscana punta a raddoppiare la produzione di energia da questa fonte, e ha avanzato a Enel green power un ampio ventaglio di richieste, concretizzando le condizioni che dovranno accompagnare il Piano industriale richiesto a Enel – e nel quale si parla di 8 nuove centrali, ha anticipato Giani – affinché possa essere valutato positivamente, e da lì condurre a un rinnovo ventennale delle concessioni.
Ieri l’apertura di Giani è arrivata in risposta a un’interrogazione avanzata dalla capogruppo della Lega, Elena Meini, che ha ringraziato il presidente Giani ricordando come, in un confronto con Egp in Seconda commissione «c’è stata la massima comprensione per la riservatezza chiesta. Ho visto però la delibera di Giunta – ha continuato Meini – Le richieste dei comuni collegate ad essa mi hanno preoccupato: alcune sono impattanti, altre le reputo irrealizzabili dal punto di vista gestionale. Inoltre Enel green power ha fatto delle dichiarazioni a mezzo stampa in merito alle richieste sulle bollette che mi ha preoccupato. Con 4mila occupati, direttamente o nell’indotto, il rinnovo delle concessioni deve interessare tutti, senza distinzione di colore politico. Lo scopo dell’interrogazione era quello di sollecitare un inizio di discussione e sono convinta che prima della firma e della conclusione del processo del piano industriale debba esserci un confronto con la commissione competente o meglio col Consiglio».