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Arno bollente: temperature sopra i 30° C, fino a 32° C nelle ore più soleggiate nei tratti più a valle

In corso il monitoraggio estivo con centraline fisse di Arpat. Nessun fenomeno di ipossia
 |  Toscana

Nei mesi estivi ARPAT, in aggiunta ai controlli effettuati durante tutto l'anno sulle acque superficiali, svolge uno specifico monitoraggio sul fiume Arno, per tenerne sotto controllo lo stato di salute. L'attività viene effettuata grazie a quattro centraline installate in postazioni rappresentative di quattro tratti fluviali dell’Arno che hanno diverse caratteristiche (idromorfologiche, pedologiche, di apporto di nutrienti e/o inquinanti) passando da monte a valle lungo il corso d’acqua: Buonriposo (AR), Nave di Rosano (FI), Fucecchio (FI) e Calcinaia (PI).

Le centraline automatizzate hanno sensori per la determinazione in continuo di parametri fondamentali per definire la qualità e l'idoneità alla vita di un corpo idrico e cioè: ossigeno disciolto, percentuale di saturazione di ossigeno, temperatura, conducibilità, pH, potenziale redox e torbidità. 

Nei periodi estivi, di maggiore stress per la vita dei fiumi, è infatti importante disporre di informazioni in tempo reale sulle condizioni di ossigenazione e temperatura delle acque per controllare l'instaurarsi di fenomeni di eutrofizzazione e di fioriture algali. In particolare, l'ossigeno disciolto è un importante indicatore dello stato di eutrofizzazione di un corpo idrico. I valori relativi a questo parametro variano in modo naturale nell'arco della giornata ma devono comunque mantenersi in un determinato range perché sia garantito il benessere delle comunità animali e vegetali del fiume. Attraverso l'analisi della serie storica di dati è stato possibile individuare, per ciascun tratto del fiume, soglie di attenzione e di allarme per i valori minimi e massimi di Ossigeno disciolto e per la temperatura massima.

Durante il periodo di monitoraggio - con cadenza settimanale - le elaborazioni dei dati misurati dalle sonde delle centraline durante la settimana precedente vengono pubblicate in uno specifico bollettino, accessibile dalla sezione Dati e mappe del sito Web di ARPAT. Una delle elaborazioni contenute nel bollettino riguarda appunto il confronto con le soglie di allarme e di attenzione per i valori minimi e massimi di ossigeno disciolto e temperatura massima.

Ma come sta andando la stagione in corso?

I valori massimi di temperatura nell’ultimo mese hanno superato i 30 °C in tutte e quattro le postazioni lungo l’asta dell’Arno, arrivando ai 32 °C nelle ore più soleggiate nei tratti più a valle.

Dando uno sguardo ai valori medi di temperatura, si registrano, partendo da Buonriposo, medie tra metà luglio e agosto che si attestano tra 26,5 e 28,5 °C; a Rosano – il tratto da cui viene captata l’acqua al potabilizzatore dell’Anconella – le temperature medie oscillano tra 24,3 a 26,6. Nel tratto più a valle a Fucecchio i valori medi di temperatura rientrano nel range 29,1 – 30,7 e infine a Calcinaia si registrano medie nell’intervallo 29,8 e 31,2. Si tratta di valori molto elevati ancorché misurati nel periodo più caldo dell’anno.

A fronte di tale forte insolazione, lungo tutta l’asta fluviale, si verificano proliferazioni algali importanti tali da determinare, durante le ore diurne, valori massimi di ossigeno disciolto molto elevati, spesso superiori alla soglia di allarme.

Nonostante queste “impennate” di temperatura e fortissima ossigenazione fotosintetica durante il giorno, non si sono verificati - fino ad oggi - fenomeni di ipossia, ossia di consumo eccessivo di ossigeno, durante la notte, infatti i valori minimi di ossigeno si mantengono in tutte le postazioni nel range di normalità (con valori differenziati per tratti da monte a valle), oppure occasionalmente prossimi alla soglia di attenzione ma per alcune ore.

Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana - ARPAT

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.