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Laguna di Orbetello, dalla Regione Toscana 1 milione di euro per l’emergenza in corso

Monni: «Servono interventi infrastrutturali e serve che il Governo aggiunga sue risorse a quelle che la Regione, troppo spesso in totale solitudine, ha riservato al sistema lagunare»
 |  Toscana

In attesa che la Regione Toscana formalizzi il già annunciato stato di emergenza per la laguna di Orbetello, dove è stato rimosso oltre un quintale di pesce morto a causa della carenza d’ossigeno disciolto in un’acqua da temperatura record, da Firenze sono già in arrivo risorse per 1 milione di euro.

A darne notizia è lo stesso sindaco di centrodestra, Andrea Casamenti,

«Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha deciso di fare un'apposita variazione di bilancio – spiega Monni – per stanziare 400mila euro sull'emergenza regionale e quindi sul supporto al Comune per la crisi immediata e 600mila euro per i ristori alle attività produttive. Dobbiamo lavorare a fianco del Comune nell'emergenza: abbiamo discusso nella Giunta delle necessità da mettere immediatamente in campo. E con il presidente Giani abbiamo deciso di dichiarare lo stato di emergenza regionale per poter sostenere il Comune nelle spese di rimozione del pesce che è morto per evitare problemi igienico-sanitari e per non compromettere la stagione turistica che fortunatamente per ora non ha risentito degli effetti di questo evento. Chiederemo anche al governo lo stato di calamità naturale per poter soccorrere quelle imprese, soprattutto quelle della pesca ma anche alcuni stabilimenti balneari nella zona di Ansedonia, dove Arpat ci rassicura sullo stato di qualità delle acque ma dove qualche problema di afflusso dei turisti oggettivamente c'è stato. E faremo una legge per dare ristori alle famiglie che sono state colpite nelle proprie attività lavorative in modo da garantire un po' di sostegno per questo momento particolarmente critico».

Per affrontare in modo strutturale la “perenne emergenza” della laguna di Orbetello, destinata altrimenti a ripetersi sempre più spesso in tempo di crisi climatica, occorrono infatti risorse statali – tenuto conto che nell’area insiste anche un Sito d’interesse nazionale (Sin) per le bonifiche – il cui ammontare non è ancora stato definito, così come un programma d’azione, che si stima possa arrivare a 30-40 mln di euro per realizzare canali, anche sotterranei, che possano favorire la circolazione dell'acqua in laguna.

«Ringraziamo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani e la sua Giunta – commenta il sindaco – per l'attenzione che ci hanno dimostrato e per la dichiarazione dello stato di emergenza regionale, con il seguente accoglimento delle nostre richieste riguardanti i ristori, sia per i pescatori che per i balneari. Da parte nostra proseguiamo il lavoro di contenimento, tanti operatori, supportati dai nostri uffici e dalla Croce Rossa Comitato di Orbetello/Costa d'Argento, sono impegnati a raccogliere le carcasse e a favorirne il corretto smaltimento, in ogni caso la situazione è monitorata costantemente sia dal Comune che dagli enti preposti a tutela della salute pubblica. La dichiarazione di stato di emergenza comporta l'arrivo delle risorse necessarie a proseguire e potenziare le attività intensive di contenimento e l'eventuale invio di supporto, nel caso la situazione dovesse nuovamente peggiorare. Accogliamo con favore anche l'intenzione della Regione di fare richiesta per lo stato di calamità naturale. Alla commissione ambiente della Camera, inoltre, è all'esame una legge che istituisce il parco ambientale della Laguna, gestito da un consorzio sotto l'egida del ministero dell'ambiente che potrà contare su finanziamenti statali».

«Purtroppo si toccano con mano gli effetti devastanti del cambiamento climatico su ecosistemi fragili. Servono interventi infrastrutturali e serve che il Governo aggiunga sue risorse a quelle che la Regione, troppo spesso in totale solitudine, ha riservato al sistema lagunare», ha concluso nel merito Monni di ritorno dal sopralluogo in laguna che ha portato alla decisione di procedere con lo stato di emergenza.

Redazione Greenreport

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