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Non solo ambiente, Lucart firma il manifesto Onu su Imprese per le persone e la società

Pasquini: «Siamo orgogliosi di aderire a questa iniziativa che ci permetterà di dare nuova concretezza alla nostra visione di un futuro sostenibile»
 |  Toscana

Aun mese dalla presentazione dell’ultimo bilancio di sostenibilità, con cui Lucart documenta performance ambientali in progressivo miglioramento e già forti di risultati apicali tra le industrie di settore, la multinazionale della carta ha annunciato oggi la firma sul manifesto Onu “Imprese per le persone e la società”.

«Quella di Lucart è una storia di sostenibilità. Fin dalla nostra nascita, oltre 70 anni fa, abbiamo messo al centro il benessere della comunità in tutte le sue declinazioni: ambientale, sociale ed economico», commenta l’ad Massimo Pasquini.

Il manifesto in questione è rivolto alle aziende e redatto dall’UN Global Compact Network Italia, rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo; con la firma al Manifesto, Lucart si impegna dunque a rafforzare il ruolo della dimensione Sociale nelle sue strategie aziendali per generare valore a lungo termine anche nella catena di fornitura e nelle comunità in cui opera.

«Siamo orgogliosi di aderire a questa iniziativa, che ci permetterà – conclude Pasquini – di dare nuova concretezza alla nostra visione di un futuro sostenibile rafforzando i rapporti di fiducia, rispetto e valorizzazione della persona su cui si basa il nostro business. Crediamo fermamente che le aziende abbiano un ruolo cruciale nel promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo, e la firma di questo manifesto rappresenta un passo importante nel nostro percorso per creare un impatto positivo sia sulle persone sia sull'ambiente».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.