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Geotermia, l’appello della rete delle imprese per il rinnovo delle concessioni

«Serve una diversa modalità di aggiudicazione delle gare, l’occasione del rinnovo ventennale delle concessioni non va assolutamente persa»
 |  Toscana

Oggi, a 120 anni dalla accensione delle prime lampadine grazie al vapore geotermico dobbiamo lanciare un allarme che riguarda noi imprese del territorio ma si estende a tutto il tessuto sociale della zona geotermica.

La geotermia è la fonte energetica rinnovabile più importante a livello regionale e nazionale ma anche l'unica in grado di fornire risposte concrete verso la decarbonizzazione, lo sviluppo economico e la migliore abitabilità dei nostri territori.

La strada per la conciliazione tra sviluppo e rispetto del territorio deve partire dalla valorizzazione di ogni singolo interprete. Le imprese dell'indotto Enel hanno, in oltre 40 anni di attività, affiancato, supportato e garantito ad Enel una presenza costante e sempre più professionale che ha portato alla formazione di generazioni di tecnici, operai, dirigenti che hanno fatto la fortuna del nostro territorio, delle nostre società e della stessa Enel garantendo la crescita di competenze e capacità industriali che ci hanno consentito anche di poter estendere le nostre attività al di fuori dell'ambito geotermico.

Per questo non ci riteniamo nemmeno più delle semplici imprese dell'indotto Enel, siamo coscienti del fatto di essere una parte integrante di un più vasto sistema di sviluppo che per decenni è cresciuto, migliorato, si è specializzato e attualmente ci sentiamo a pieno titolo un degno partner non sempre riconosciuto da Enel.

Lo stesso partner che Enel ci ha presentato più volte ma che nella realtà poi non ha mai concretizzato, proseguendo con una logica di ricerca di sempre maggior concorrenza con il solo scopo di riduzione dei costi senza una piena e corretta valutazione delle implicazioni che questo percorso ha portato.

La possibile ulteriore crescita professionale, tecnica, delle attrezzature e dei macchinari delle società dell'indotto Enel ed il sempre più qualificato percorso di formazione, addestramento, dotazione di strumenti e dispositivi di protezione volti alla salvaguardia della persona, affiancati alla certificazione dei processi, all'efficientamento organizzativo ed alla digitalizzazione delle fasi amministrative, sono un nostro obiettivo da sempre che può essere ulteriormente incrementato in futuro.

Purtroppo questa crescita va a scontrarsi con una realtà pratica che non consente di vedere con serenità il futuro delle nostre aziende e di conseguenza del nostro territorio. L’attuale situazione ci costringe a lanciare un segnale di allarme forte, che giunge dopo una situazione prolungata nel tempo da anni di mancanza di un dialogo costruttivo che, tra noi imprese, Enel, le Amministrazioni locali e tutti i soggetti istituzionali, deve essere ripreso con urgenza e con la più ampia convinzione e determinazione.

Il passato percorso di ricerca di nuove professionalità aziendali che doveva avere l’obbiettivo di identificare e consolidare le competenze si è invece tradotto in una mera ricerca estrema della concorrenza tra le imprese con il solo obiettivo di ridurre i costi senza una vera e propria valutazione tecnica.

Il ricorso massivo a gare al massimo ribasso con esosi rilanci e la mancata valorizzazione delle competenze e della fidelizzazione delle imprese nelle attività eseguite, ha portato ad una situazione assolutamente insopportabile.

Di ciò è prova che solo nel nostro comparto non sono premiati criteri di valutazione relativi alla localizzazione delle aziende e del personale e che, in ogni caso, il peso di questi fattori è praticamente inesistente confermando che l'unico parametro di aggiudicazione rimane quello dell’offerta economica al massimo ribasso che comprende spesso anche fattori essenziali come la sicurezza dei lavoratori ed il rispetto dei contratti.

La situazione attuale, dove varie aziende locali hanno dovuto attivare periodi di cassa integrazione per tutelare i dipendenti, ci rappresenta una prospettiva a brevissimo termine con possibili gravi ripercussioni sul personale, sulle stesse imprese e di conseguenza sul territorio intero.

Dovranno essere adottate, in tempi brevissimi, azioni a tutela dell'indotto con criteri di aggiudicazione premianti la localizzazione delle aziende e del personale, oggi praticamente inesistenti. Assistiamo invece, attualmente, all'applicazione, quale unico parametro di aggiudicazione, quello dell’offerta economica al massimo ribasso con tutte le conseguenze del caso.

Serve invece una diversa modalità di aggiudicazione delle gare (particolarmente penalizzanti quelle adottate nell'area geotermica) in mancanza della quale dovremo mettere in atto azioni più forti con il coinvolgimento della popolazione e delle rappresentanze istituzionali e politiche ai vari livelli.

C'è necessità di un rilancio, di una svolta, non soltanto nell'interesse delle imprese ma dell'intero territorio geotermico oltre che della stessa Enel. L’occasione del rinnovo ventennale delle concessioni non va assolutamente persa! La dimensione del piano di investimenti Enel non può non avere adeguate ricadute sulle imprese dell'indotto che si sono riunite in forma di consorzio quale strumento necessario a rappresentare un soggetto credibile e competente per le future sfide di Enel.

È indispensabile elevare il rapporto tra Enel ed il Consorzio di imprese in modo da affiancare al piano di investimenti anche una idea di sviluppo e una stabilizzazione delle centinaia di famiglie che lavorano all'interno delle nostre realtà facendo crescere anche la residenzialità ed il recupero demografico del territorio.

Da decenni le imprese si sono proposte sotto forma di Ati e, più recentemente, si sono consorziate sommando le rispettive specializzazioni. Ora è il momento di lanciare una sfida ad Enel, con le nostre capacità e competenze, attraverso la costituzione di un tavolo permanente, consci della portata della richiesta ma anche fiduciosi nelle nostre capacità e competenze, che porti ad un Accordo Quadro pluriennale per l'affidamento al Consorzio di tutta una serie di attività da gestire per un numero di anni sufficiente ad ammortizzare i necessari investimenti che le imprese sono, pur con le dovute garanzie, disposte a (effettuare, e tale da consentire ad Enel una più semplice gestione delle attività.

Riteniamo che un passo così importante, possibile solo in occasione del rinnovo delle concessioni, potrà consentire un rilancio di tutte le attività industriali ed occupazionali dell'indotto e rappresentare una vera e propria sfida di partnership tra concessionario e imprese del territorio. Crediamo che questo percorso debba essere avviato in stretto contatto con le amministrazioni locali, le associazioni di categoria, le parti sindacali, affinché tale accordo quadro possa garantire quella stabilizzazione del mondo geotermico che attendiamo da moltissimi anni dia stabilità sicura nel tempo.

La certezza di prospettive ed il rispetto delle intese saranno elementi determinanti per il miglior futuro dei territori geotermici.

di Carlo Giannoni - Consorzio Rete imprese area geotermica (Riag)

Redazione Greenreport

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