L’economia circolare di Sienambiente protagonista su Rai 2, col polo delle Cortine
La prossima puntata della trasmissione di divulgazione scientifica Quasar – in onda sabato 6 luglio alle ore 10:05, su Rai 2 – avrà come protagonista il polo di riciclo delle Cortine, gestito dalla partecipata pubblica Sienambiente e da poco oggetto di un ampio progetto di revamping, come spiegato sulle nostre pagine dal presidente Tiziano Scarpelli.
Adesso anche le telecamere Rai sono arrivate nel senese per raccontare uno dei sistemi di trattamento delle raccolte differenziate tra i più avanzati nel panorama nazionale.
«Grazie a tutte le attività che vengono svolte in questo impianto evitiamo l’immissione di atmosfera di 104 mila tonnellate di anidride carbonica pari all’assorbimento di un bosco di 40 ettari – spiega l’ad, Alfredo Rosini – L’altro obiettivo che ci eravamo posti era quello di non aumentare l’impatto sulle tariffe dei cittadini che, nonostante l’impegno economico per realizzare questo impianto, è stato raggiunto grazie ad alcuni accorgimenti come ad esempio la riduzione degli scarti e la produzione di biometano».
Nel corso delle riprese (effettuate a metà del mese di giugno) le telecamere di Quasar si sono soffermate, in particolare, sul funzionamento del biodigestore che dai rifiuti organici provenienti da raccolta differenziata riesce a produrre compost, CO2 per uso alimentare e una quantità di biometano corrispondente al fabbisogno di 1.800 famiglie.
Alla troupe Rai capitanata dal divulgatore e fisico Valerio Rossi Albertini, il direttore tecnico Fabio Menghetti ha illustrato gli aspetti tecnologici messi in pratica per raggiungere questi obiettivi.
«Una delle caratteristiche che contraddistingue l’impianto è quella di raggruppare in un unico sito produttivo ben quattro sezioni per il trattamento di altrettante tipologie di rifiuto – conclude Menghetti – Grazie alle tecnologie adottate dai rifiuti è possibile recuperare le risorse che sono ancora presenti nei rifiuti indifferenziati destinando a valorizzazione energetica le frazioni non riciclabili. Stiamo parlando del primo progetto in Italia che sfrutta questa tecnologia».