Autolinee toscane, dal 2025 verranno messi in strada due nuovi autobus ogni giorno
Regione Toscana e Autolinee toscane – At è la società che dal 2021 rappresenta il gestore del trasporto pubblico locale su gomma – stanno realizzando un maxi piano per il rinnovo del parco autobus.
Si parte con l’arrivo di un nuovo bus ogni due giorni da ora a fine 2024, e poi il grande balzo che vedrà due bus nuovi ogni giorno (festivi e domeniche compresi) sulle strade della Toscana per garantire un servizio di trasporto pubblico locale sempre più efficace.
«Sul trasporto nel suo complesso la Regione investe 630 milioni di euro – dichiara il presidente Eugenio Giani – In particolare, il trasporto pubblico locale su gomma affidato ad Autolinee toscane impegna la Regione per 300 milioni di euro. In un momento in cui la transizione ecologica deve essere la stella polare delle nostre scelte la Toscana fa una scelta di coerenza che per essere completamente efficace ha bisogno di essere accompagnata anche da scelte adeguate a livello nazionale ed europeo».
Il progresso del piano passa, sostanzialmente, da due tipologie di veicoli. Bus urbani di varie lunghezze (fino a 18 metri per coprire le tratte ad alta frequenza) alimentati da motori Euro 6 a metano, riconoscibili dalla livrea bianca. E bus interurbani, di colore blu, in alcuni casi anche snelli come lunghezza, per muoversi lungo tratte extraurbane dei comuni e delle aree più periferiche dove le strade sono più strette.
«L'accelerata impressa al rinnovo del parco mezzi è positiva – commenta l'assessore Stefano Baccelli – e risponde ad un’urgenza precisa che è quella di rendere sempre più fruibile, confortevole, moderno e sostenibile il trasporto pubblico. Dal 2025 ci saranno due nuovi bus ogni giorno sulle strade della Toscana e l’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini».
Da quando at è arrivata in Toscana (1° novembre 2021) sono già stati acquistati e messi a servizio del Tpl oltre 400 nuovi bus. Da oggi al 31 ottobre 2024 ne entreranno in servizio altri 246. Significa che in 3 anni At e Regione Toscana avranno dotato il parco mezzi del tpl di circa 650 nuovi autobus per un investimento che si aggira sui 156 milioni di euro. In pratica, da qui a fine 2024, la media sarà di un nuovo bus in ingresso in Toscana ogni 2 giorni. Autobus che vanno guidati, da qui le oltre mille assunzioni a tempo indeterminato in meno di 3 anni.
«Dal 2025 cominceranno ad arrivare altri 800 nuovi bus in Toscana – aggiunge l’ad di At, Jean-Luc Laugaa – di questi oltre 700 acquistati con risorse proprie e 68 con fondi statali e Ue ottenuti dalla Regione Toscana. Metteremo in media ogni giorno due bus nuovi sulle strade toscane così da dimezzare l’età media dei mezzi e portarla in linea con quella europea: circa 7 anni. Un bel salto in avanti rispetto ai 14 anni di età media dei bus che abbiamo ereditato nel 2021 dai precedenti gestori. Il nostro obiettivo è la costruzione di una vera e grande azienda regionale toscana di trasporto pubblico su gomma».
«Autolinee toscane sta investendo risorse importanti per rinnovare il Tpl toscano – conclude nel merito il presidente Gianni Bechelli – In alcuni casi, come nei mezzi a metano e a breve anche quelli ibridi ed elettrici, i fondi arrivano anche da finanziamenti europei e/o statali a favore di Regione e Comuni, ma per il resto si tratta di azioni fatte direttamente con le nostre risorse. E lo stiamo facendo durante una fase estremamente difficile per il trasporto pubblico italiano, a cui mancano almeno 1.700 milioni, 800 per coprire le perdite post-Covid e 900 per rinnovare il contratto degli autoferrotranvieri. Oggi questo settore, così strategico per garantire la mobilità pubblica collettiva quale strumento di trasformazione ecosostenibile, è in debito di ossigeno evidente, da diversi anni, come dicono non solo le aziende e i sindacati, ma anche tutti i presidenti di Regione e la stessa commissione Trasporti della Camera in modo bipartisan. Per noi, e quindi per tutto il sistema di trasporto pubblico su gomma, in Toscana diventa fondamentale che anche la politica e le istituzioni a livello nazionale e locale facciano scelte conseguenti e coerenti. Perché non ci sono alternative: se si ritiene che il tpl sia lo strumento indispensabile per garantire sempre più mobilità collettiva e sempre meno auto e smog, allora occorre garantirgli le risorse necessarie a non morire di asfissia finanziaria».