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Contaminanti PFAS nelle acque potabili: la risposta di Confservizi Cispel Toscana

 |  Confservizi Cispel Toscana

Riguardo all’eventuale presenza di contaminanti PFAS nell'acqua potabile, il Coordinamento Acqua di Confservizi Cispel Toscana sta dedicando grande attenzione, in vista del 2026, anno di entrata in vigore della legge che individua i limiti nelle acque potabili dei cosiddetti PFAS. Nicola Perini, Presidente di Confservizi Cispel Toscana: “Le analisi condotte dai gestori idrici della Toscana confermano che i valori di PFAS nelle nostre acque sono largamente inferiori ai limiti previsti dalla normativa che entrerà in vigore nel 2026. È comunque fondamentale continuare a garantire controlli rigorosi e trasparenti e puntare su un sistema di monitoraggio coordinato tra tutti gli attori di questa partita: Regione, ARPAT, ASL, AIT, aziende. I gestori idrici toscani stanno lavorando con responsabilità per tutelare in primis la salute pubblica, e poi per fornire ai cittadini un servizio che rispetti i più alti standard di qualità e sicurezza”

Da anni infatti, le aziende toscane dell’acqua hanno intrapreso il monitoraggio sui PFAS effettuando prelievi e analisi eseguite con le migliori strumentazioni e procedure analitiche ad oggi disponibili, servendosi di laboratori certificati e restando comunque in costante contatto con l’Istituto Superiore di Sanità non solo per essere aggiornate sulle migliori tecniche di rilevazione disponibili, ma anche per eventuali aggiornamenti che permettono di fornire la massima sicurezza possibile.

Prosegue Nicola Perini: “Allarmismi non supportati da dati scientifici rischiano solo di creare confusione e sfiducia, e per questo l’Associazione manifesta la più totale solidarietà alle aziende e ai territori più colpiti da questa mala informazione. Il sistema è pronto a rispondere con i fatti e con la trasparenza alla collettività, il cui interesse è sempre in cima agli obbiettivi delle nostre aziende”, conclude il Presidente di Confservizi Cispel Toscana.

Redazione Greenreport

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