Ponte mobile sullo Scolmatore, ecco i tempi sul progetto
C'è un primo cronoprogramma sulle attività di progettazione del nuovo ponte viario sulla parte estrema dello scolmatore dell’Arno, in località Calambrone. Stamani, a Palazzo Rosciano, nel corso di una riunione che ha coinvolto i soggetti del tavolo tecnico, il dirigente della Regione Toscana, Fabrizio Morelli, ha ufficializzato le prossime tappe per arrivare alla messa a gara della nuova infrastruttura.
"A gennaio la Regione comincerà a lavorare alla procedura di gara per l'affidamento della redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP), che ha lo scopo di individuare la soluzione progettuale migliore sia per l’ambiente che per la collettività in termini di costi e di benefici, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire" ha spiegato Morelli.
Una volta redatto, il DOCFAP verrà sottoposto all'attenzione del tavolo tecnico, cui spetterà il compito di condividere la soluzione tecnica presentata dalla società vincitrice della gara. L'0biettivo sarà quello di arrivare all'approvazione del documento entro maggio.
A quel punto, si potrà procedere alla redazione del Documento di Indirizzo Progettuale (DIP), un documento strategico da redigere in coerenza con la soluzione individuata nel DOCFAP e nel quale vengono individuati le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni livello della progettazione.
Successivamente, auspicabilmente tra agosto e settembre, potranno essere predisposti i documenti di gara per l'affidamento dell'appalto relativo alla redazione del progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE) che rappresenta il primo livello della progettazione di un'opera.
La previsione è quella di arrivare alla consegna del PFTE entro il 2026 e, una volte individuate le risorse, procedere alla realizzazione del nuovo ponte mediante appalto integrato.
"Non possiamo che essere estremamente soddisfatti del livello di concretezza raggiunto per il progetto dell'opera" ha dichiarato il segretario generale dell'AdSP, Matteo Paroli, aggiungendo che l'AdSP ha contribuito concretamente a questo risultato, mettendo a disposizione della fase di progettazione 400 mila euro, risorse già stanziate nel piano triennale delle opere, oggi in fase di approvazione assieme al bilancio di previsione da parte del Ministero delle Infrastrutture e di quello dell'Economia e delle Finanze.
Paroli ha sottolineato come l'opera sia effettivamente essenziale per il territorio, perché andrà a sostituire il vecchio ponte, troppo basso per consentire l'accesso marittimo delle imbarcazioni di media e grande dimensione, oggi costrette a passare dalla Darsena Toscana e, quindi, dalle Porte Vinciane per raggiungere il mare aperto, con grave nocumento per l'operatività dello scalo portuale. Di questa realizzazione ne gioverebbe oltretutto anche il litorale pisano in termini di fluidità di traffico veicolare, particolarmente intenso durante l'Estate.
"Anche l'opinione pubblica si sta rendendo conto che il territorio non può prescindere da questa infrastruttura. Se dovessimo arrivare a maggio all'affidamento del DOCFAP avremmo chiaramente raggiunto un risultato eccezionale, perfettamente in linea con le aspettative che ci eravamo dati" ha concluso.