Dalla BEI 90 milioni di euro per l’espansione sostenibile del porto di Livorno
Livorno, 15 luglio 2024 - Sostenere l'ammodernamento e l’espansione del Porto di Livorno tramite interventi volti ad aumentarne la produttività, sicurezza e sostenibilità ambientale. Questi sono fra gli obiettivi principali dell’accordo di finanziamento dal valore di 90 milioni di euro siglato oggi a Livorno da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), e Luciano Guerrieri, Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Le risorse messe a disposizione dalla BEI per l’espansione del Porto di Livorno, parte del corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete TEN-T, contribuiranno alla realizzazione della Darsena Europa, un progetto strategico per accogliere le navi già oggi in servizio nei traffici internazionali, per assicurare la competitività e la sicurezza della navigazione del porto di Livorno. Nel dettaglio, gli interventi principali riguardano la costruzione di nuovi frangiflutti e le relative attività di dragaggio, la definizione di un’area di contenimento per i sedimenti di dragaggio e la realizzazione di un nuovo canale di accesso ai terminal del porto.
Questi interventi infrastrutturali non solo contribuiranno a migliorare l'efficienza e la sicurezza del porto, ma ne aumenteranno la resilienza rispetto a potenziali futuri eventi climatici, come l'innalzamento del livello del mare. Inoltre, contribuiranno migliorare la stabilità della linea di costa grazie alla costruzione di un sabbiodotto utile per futuri interventi di ripascimento del litorale sabbioso posto immediatamente a nord della foce dello scolmatore del fiume Arno.
Con questo investimento, il sostegno complessivo della BEI ai porti italiani supera 1,5 miliardi di euro, rafforzando il ruolo della banca dell'Unione europea come principale finanziatore delle Autorità Portuali Italiane, un settore vitale per la connettività e lo sviluppo economico a livello nazionale ed europeo.
"Questo accordo rafforza ulteriormente l’impegno della BEI nel sostenere l'espansione dei porti italiani, fondamentali per promuovere la connettività e la competitività del Paese," ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI. "Il finanziamento annunciato oggi contribuirà a rendere il Porto di Livorno un hub di avanguardia di riferimento nel Mediterraneo, migliorandone le infrastrutture, incrementando la capacità operativa e promuovendo l'innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale del settore portuale."
“Siamo molto orgogliosi della firma di oggi" ha sottolineato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri. "L'accordo testimonia non soltanto la vicinanza della principale istituzione finanziaria comunitaria allo sviluppo del porto toscano ma rende anche evidente il valore strategico della Darsena Europa, un valore che il Governo e la Regione Toscana hanno colto dando il pieno sostegno politico e finanziario alla sua realizzazione" ha aggiunto.
Durante la conferenza stampa per la firma dell’accordo, Guerrieri ha poi voluto rimarcare il raggiungimento di un altro importante traguardo: "Pochi giorni fa - ha annunciato - si è conclusa positivamente la procedura avviata con i competenti Servizi della Commissione Europea per verificare se i finanziamenti regionali e statali per la realizzazione dell'opera costituiscano o meno un aiuto di Stato. I servizi preposti della Commissione Europea hanno confermato che i contributi pubblici non costituiscono aiuto di stato e rientrano pertanto pienamente nella missione pubblica di promuovere la sicurezza e la competitività dello scalo”.
Per Guerrieri “si tratta di un risultato eccezionale che siamo stati in grado di raggiungere grazie al lavoro certosino della Struttura commissariale e della Regione Toscana, che non smetterò mai di ringraziare per tutto il supporto ricevuto. Un grazie anche alla vice commissaria Roberta Macii e a tutto lo staff commissariale, per la professionalità con cui hanno interpretato sino ad oggi il loro difficile ruolo".
“In questo progetto ha creduto il Governo italiano, ha creduto la Regione Toscana, uno dei più importanti finanziatori dell’opera, ha creduto la comunità locale ma ha creduto anche l’Europa: tutte le opere che andiamo a realizzare sono state ricondotte ad opere pubbliche, a qualcosa che fa parte del sistema nazionale e quindi europeo. Questo dà il senso del rilievo che ha questa infrastruttura” ha dichiarato Roberta Macii.
Anche il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha parlato della firma di oggi come di un passaggio fondamentale arrivato a conclusione di due tappe fondamentali: la conclusione della procedura sulla verifica di ottemperanza del progetto della Darsena Europa; le considerazioni positive che a livello europeo hanno consentito alle autorità competenti di pronunciarsi sulla non sussistenza degli elementi che avrebbero potuto configurare come aiuto di Stato i finanziamenti pubblici destinati alla Darsena Europa.
“La firma di oggi è l’attestazione di un lavoro straordinario, rappresenta la ciliegina sulla torta dei risultati raggiunti in questi primi quindici giorni di luglio” ha dichiarato Giani. “Non avremmo raggiunto questo obiettivo se non ci fosse stata da parte di tutte le autorità competenti e dei soggetti coinvolti la disponibilità a lavorare a fianco dell’AdSP per arrivare a traguardare questo obiettivo”.
Anche il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha voluto rimarcare il valore strategico di questo finanziamento: “Ci sono 90 mln a disposizione, con caratteristiche di flessibilità che sono l’ideale per la realizzazione di questa opera” ha dichiarato.
Soddisfatto anche il comandante del porto, Gaetano Angora: “si tratta di una iniziativa prudente - ha detto -; questo prestito dimostra l’attenzione che l’Adsp, il commissario straordinario Luciano Guerrieri, e gli enti competenti, hanno dato a questo progetto. La Darsena Europa rimane un’opera indispensabile per permettere a questo porto di superare i gap infrastrutturali che ancora oggi limitano la competitiva dei porti italiani, soprattutto in confronto agli altri scali portuali del Mediterraneo”