Già esauriti gli incentivi per le auto elettriche, un click-day non può bastare
Dopo il crollo nel mercato italiano delle auto elettriche, sostanzialmente fermo da inizio anno in attesa degli incentivi, le nuove risorse statali avviate ieri con l’ecobonus 2024 sono andate pressoché esaurite nell’arco ci poche ore.
Un dato che testimonia la fame di mobilità elettrica che c’è nel Paese – al contrario di quanto affermano le retoriche che puntano a frenare la transizione – ma anche l’inadeguatezza delle politiche finora messe in campo per farvi fronte.
In attesa di poter contabilizzare questa corsa alle prenotazioni in termini di immatricolazioni, a maggio - ultimo mese prima dei nuovi e più generosi incentivi - sono state registrate nella Penisola 5.021 vetture full electric (-18,6% rispetto al maggio 2023), con una quota di mercato che si è mantenuta nel mese al 3,6% (dal 4,1% del maggio 2023).
Nei primi cinque mesi dell’anno le auto elettriche immatricolate in Italia sono 21.424, in calo del 19,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una market share pari al 2,9%, che si confronta a sua volta con il 3,8% del periodo gennaio-maggio 2023. Al 31 maggio il parco circolante elettrico italiano si attesta a quota 238.986 auto.
«In Italia cresce l’interesse per la mobilità elettrica, per aiutare cittadini e imprese servirà un approccio di prospettiva nelle politiche incentivanti – commenta Fabio Pressi, presidente dell’associazione di settore Motus-E – Il repentino utilizzo dei fondi destinati alle auto elettriche testimonia, da un lato, il crescente interesse anche in Italia per questa tecnologia, e dall’altro, evidenzia l’importanza di costruire politiche incentivanti con un respiro più programmatico e orientato al medio periodo, tale da consentire a cittadini e imprese di pianificare le proprie scelte in un contesto ben definito, scongiurando che l’ottenimento del bonus si trasformi in una sorta di click-day dopo che per mesi il mercato si è mosso con grande fatica».
Che fare, dunque? «Le agevolazioni sono uno strumento indispensabile per accelerare la penetrazione e la diffusione di massa di una nuova tecnologia come l’auto elettrica, ma per evitare che si riducano a meri scossoni momentanei – conclude il presidente di Motus-E – occorrerebbe iniziare a ragionare quanto prima su formule incentivanti in grado di accompagnare il mercato auto verso il naturale processo di elettrificazione a cui si sta andando incontro in tutto il mondo».