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Darsena Europa, l'Autorità portuale fa il punto sull'avanzamento dei lavori con Msc e Fratelli Neri

Macii: «A prescindere dal percorso scelto, per l'affidamento della concessione si dovrà passare da una gara pubblica»
 |  Trasporti e infrastrutture

Il pool di imprese guidato da Msc che a inizio gennaio aveva messo nero su bianco una manifestazione di interesse per aggiudicarsi la gestione dell'opera della Darsena Europa, ovvero la maxi espansione a mare del porto di Livorno, ha incontrato oggi la struttura commissariale che ha in carico l’avanzamento dell’opera.

Presenti al tavolo Paolo Maccarini, top manager di Msc; il terminalista Lorenzini (con Ennio e Dino Lorenzini); Piero Neri e Maurizio Sardi (Fratelli Neri). Per la struttura Commissariale hanno partecipato all'incontro il presidente dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) e commissario straordinario dell'opera, Luciano Guerrieri, la vice commissaria Roberta Macii, il dirigente tecnico Enrico Pribaz e il dirigente amministrativo Simone Gagliani e il segretario generale dell'Adsp, Matteo Paroli.

«È stato un confronto propositivo sulle opportunità di sviluppo dello scalo portuale toscano. L'iniziativa ci ha permesso di fornire ai nostri interlocutori un aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori pubblici», ha dichiarato Guerrieri, sottolineando come le imprese aggiudicatarie (Sidra, Fincantieri, Sales e Fincosit) stiano lavorando senza sosta per consolidare le aree della prima vasca di colmata. L'obiettivo è quello di arrivare a inaugurare i primi piazzali entro due anni: «Abbiamo sinora realizzato 12.000 dreni ed effettuato le operazioni di precarica per ulteriori 150.000 metri cubi, è in corso il consolidamento dei primi 80.000 metri quadrati della cassa di colmata».

Sul lato marittimo, Guerrieri ha spiegato che i lavori di dragaggio e di realizzazione delle opere foranee partiranno a breve: «I lavori ci consentiranno di costruire anche una terza vasca di colmata, quella dove sorgerà il futuro terminal Ro/Ro previsto dalla seconda fase dell'opera, e che servirà a raccogliere tutto il materiale materiale dragato».

Durante il confronto, il gruppo di imprese ha avanzato richieste di chiarimento sulla progettazione. «Ci siamo lasciati con alcuni spunti di riflessione reciproci – ha spiegato Macii – In questi giorni ci occuperemo di raccogliere i dati e le informazioni aggiuntive che ci sono state richieste e ci siamo riservati di completare il lavoro di approfondimento necessario alla individuazione delle strade percorribili per l'affidamento della concessione. A prescindere dal percorso scelto, si dovrà passare da una gara pubblica».

Dopo il via libera definitivo arrivato lo scorso luglio dal ministero dell’Ambiente – e l’insediamento a ottobre dell’Osservatorio ambientale per il porto di Livorno – il cantiere della Darsena Europa avanza spedito; per il maxi ampliamento a mare del terzo scalo italiano per traffico merci è stata confermata la data del 2026 come anno entro il quale dovrebbero concludersi i lavori di consolidamento della prima vasca di colmata del futuro terminal container della Darsena, mentre l’intero progetto dovrebbe concludersi entro il 2028 come confermano dalla Regione Toscana.

Come emerso in un recente convegno organizzato dalla Goletta Verde di Legambiente, per rendere sostenibili i (crescenti) traffici portuali è però necessario percorrere in parallelo una doppia strada, ovvero collegamenti ferroviari e fonti rinnovabili per alimentare il cold ironing delle banchine.

Nel merito, Legambiente propone di installare fino a circa 300 MW di impianti eolici per l’autoproduzione di energia, che possa alimentare da terra le navi ormeggiate in porto abbattendo drasticamente l’imponente inquinamento atmosferico (e climatico) oggi imposto alla città da questi giganti del mare.

Redazione Greenreport

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