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Eppure erano nel programma del sindaco Ferrari

A Riotorto mancano le piste ciclabili, ma il Comune di Piombino fa lo gnorri

Legambiente: «Da mesi abbiamo chiesto un appuntamento con l’assessore ai lavori pubblici, non siamo riusciti ad avere una disponibilità»
 |  Trasporti e infrastrutture

Riotorto presenta sul tratto costiero le più importanti strutture turistiche del comune di Piombino, sia dal punto di vista naturalistico che ricettivo. Con in più un’area archeologica, non valorizzata dal Comune e dalla Parchi; un grande mosaico di ottima fattura del IV sec. d.C. rimane ‘sepolto’ perché non è ancora stato possibile metterlo in sicurezza. 

Riotorto gode di buoni collegamenti stradali in direzione sia nord che sud: la già strada statale 1 Aurelia (oggi provinciale); la variante dell’Aurelia - SS1; la strada della Base geodetica.

Sono però molto carenti i trasporti pubblici. La stazione ferroviaria, che dista 2 km sia dal centro che dalla costa,di fatto non è utilizzabile: sono pochissimi i treni che effettuano fermate. Il Tpl su gomma poi ha orari funzionali solo per i pendolari, studenti e lavoratori, e i pochi servizi estivi per la costa viaggiano quasi sempre vuoti.

Le strade che collegano Riotorto con le località balneari della costa est – molto trafficate l’estate – sono strette e con limiti di velocità non sempre segnalati e comunque non controllati. Ciclisti e pedoni sono fortemente a rischio. L’anno scorso un ciclista ha perso la vita per un tamponamento nel sottopasso dell’Aurelia. Mancano le piste ciclabili, sia in paese che nel collegamento con la costa.

Eppure entro 4 km la bicicletta sarebbe il mezzo più rapido, più economico, più ecologico. Con un buon lavoro sulla rete di piste ciclabili, sulla sicurezza, sui servizi, sulla cultura e le abitudini si può aumentare significativamente il numero dei riotortesi, degli occupanti le seconde case e dei turisti che scelgono la bici come mezzo di trasporto per spostamenti quotidiani di chi vive e lavora in paese o a poca distanza, per raggiungere la costa o viceversa il paese da parte di chi utilizza le strutture turistiche, per arrivare alla pinetina durante le numerose sagre; sarebbe poi incentivato il cicloturismo, con positive ricadute in termini economici e culturali.

Nessun passo in questa direzione è stato sinora fatto da parte del Comune, neppure uno studio di fattibilità. E dire che nel programma elettorale del sindaco Ferrari, riguardo alla sostenibilità ambientale, così si affermava: “…grande impulso sarà dato alla rete ciclopedonale: sarà realizzata la ciclovia tirrenica lungo tutta la costa da Follonica a San Vincenzo in collegamento con il tratto Baratti-Populonia appena realizzato, e con Riotorto grazie alla pista ciclabile che realizzeremo verso la Costa est.

Chiediamo risposte al Sindaco e a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione.

Da mesi abbiamo chiesto un appuntamento con l’assessore ai lavori pubblici De Vita e nonostante le tante telefonate con il suo staff non siamo riusciti ad avere una disponibilità. Caro assessore di questo volevamo parlarle, se si degnasse di riceverci, potremmo spiegarle meglio.

di Legambiente Val di Cornia

Redazione Greenreport

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