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La pandemia silenziosa che miete migliaia di vittime in America Latina: gli incidenti stradali

In America Latina e Caraibi un tasso di mortalità stradale altissimo rispetto a quello europeo
 |  Trasporti e infrastrutture

Da oggi al, Jean Todt, l'inviato speciale del segretario generale dell’Onu per la Sicurezza Stradale e personalità del mondo degli sport motoristici, sarà in Perù nell'ambito di una missione internazionale che ha già visitato l’Ecuador il 20 e 21 agosto e che sarà in  Cile dal 24 al 28 agosto. 

Secondo il Global Status Report on Road Safety Report 2023 dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) , il Perù ha un tasso di mortalità per incidenti stradali di 13 ogni 100.000 persone, più del doppio della media europea (6,5 ogni 100.000 persone). L’ Autoridad de Transporte Urbano de Lima y Callao (ATU) evidenzia che attualmente, circa il 30% della popolazione peruviana vive nella zona metropolitana di Lima, generando 24,7 milioni di viaggi all'anno, il 57% dei quali effettuati con i trasporti collettivi. L'Observatorio Nacional de Seguridad Vial  riferisce che, secondo la Polizia Nazionale, nel 2023 si sono verificati 87.083 incidenti stradali, provocando 58.000 feriti e 3.316 morti.  Da una stima non ufficiale del Fondo Globale per la Sicurezza Stradale (GRSF) emerge che  il costo socioeconomico di decessi, lesioni gravi e disabilità negli incidenti stradali è equivalente al 4,6% del PIL del Perù.

In Ecuador il rapporto Oms ha registrato un preoccupante aumento delle morti su strada, con un tasso di mortalità di 23 ogni 100.000 persone, più di tre volte la media europea. Nel corso della sua visita nel Paese, l'Inviato Speciale avrà importanti incontri con esponenti dei governi nazionali e locali. Inoltre, parteciperà a un dialogo con i rappresentanti dell'Associazione delle imprese automobilistiche dell'Ecuador, della società civile e di altri partner per la sicurezza stradale, sottolineando l'urgente necessità di agire su questo tema, sia a livello nazionale che in tutta l'America Latina.

Nonostante i recenti miglioramenti, per l’Oms il Cile ha un tasso di mortalità stradale pari a 10 ogni 100.000 persone . Secondo l’ultimo rapporto sul traffico della  Comisión Nacional de Seguridad Vial de Chile (CONASET),  nel 2023 sono stati registrati 78.238 incidenti stradali, che hanno provocato 1.635 morti e 45.679 feriti.

Le autorità nazionali e la società civile, con il sostegno delle Nazioni Unite, stanno aumentando gli sforzi per affrontare queste sfide. L'inviato speciale per la Sicurezza stradale si occuperà di prevenzione degli incidenti stradali, di utilizzo del casco in risposta alla normativa Onu e di promozione delle misure di sicurezza stradale e di convivenza. In questo quadro parteciperà a riunioni di coordinamento con le autorità governative, nonché con i rappresentanti della società civile e del settore privato.

Durante la sua missione, Todt incontrerà le principali autorità governative, rappresentanti della comunità internazionale, del settore privato e della società civile per promuovere e migliorare le iniziative di sicurezza stradale. Una missione è in linea con il Piano globale per il decennio d'azione per la sicurezza stradale 2021-2030, che punta dimezzare le morti sulla strada entro il 2030.  In previsione della quarta Conferenza Ministeriale Globale sulla Sicurezza Stradale che si terrà a Marrakech, in Marocco, il 18 e 19 febbraio 2025, l’Onu ha adottato una nuova risoluzione per migliorare in futuro la sicurezza stradale.

In America Latina e Caraibi, ogni anno muoiono 110.000 persone e più di 5 milioni rimangono ferite in incidenti stradali. Gli incidenti stradali rappresentano la principale causa di morte tra i bambini dai 5 ai 14 anni e la seconda causa di morte tra i giovani adulti. Questa pandemia silenziosa rappresenta un onere sociale significativo.

Le Naciones Unidas en Perú ricordano che «Le persone colpite sono anche quelle che si trovano negli anni più produttivi, il che porta ad una perdita di capacità produttiva nei nostri paesi. Oltre alla tragedia umana, gli incidenti stradali intrappolano i paesi in un circolo vizioso di povertà. Secondo la Banca Mondiale, questi incidenti rappresentano tra il 2 e il 6% del PIL della regione. Un motivo in più per ripensare la mobilità e investire sulla sicurezza stradale. Un sistema stradale efficiente e sicuro, con buone strutture di trasporto pubblico e privato, significa anche un migliore accesso equo all’istruzione, all’assistenza sanitaria e al cibo. Un sistema di questo tipo collega inoltre tutte le parti di un Paese, contribuendo a creare collegamenti economici, sociali e ambientali tra le aree urbane, periurbane e rurali. L’America Latina è una delle regioni più urbanizzate del mondo. La sicurezza stradale dovrebbe quindi essere al centro delle strategie di sviluppo delle città, includendo più linee e percorsi ciclabili e pedonali, in particolare intorno alle scuole, e l’accesso a trasporti pubblici sicuri e puliti per tutti».

Todt  ha detto che «Investire nella sicurezza stradale in America Latina è fondamentale se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo di dimezzare il numero delle vittime della strada entro il 2030. Aiuterà inoltre la regione a decongestionare le città con strade progettate per pedoni e biciclette e trasporti pubblici efficienti e accessibili a tutti».

La buona notizia è che le soluzioni esistono: «L’applicazione delle leggi, investimenti urgenti nell’istruzione, migliori servizi post-incidente, il miglioramento delle infrastrutture stradali e dei veicoli e l’integrazione di tecnologie di sicurezza avanzate fanno parte della ricetta per fermare la carneficina sulle strade. Inoltre, mobilitare la leadership politica è essenziale per aumentare l’azione e i finanziamenti. Le campagne di sensibilizzazione contribuiscono inoltre a promuovere comportamenti responsabili tra tutti gli utenti della strada», evidenzia l’Onu.

Durante la visita, Todt promuoverà la Campagna Globale per la Sicurezza Stradale delle Nazioni Unite che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle misure di sicurezza stradale che salvano vite umane. Lanciata a livello globale in collaborazione con JCDecaux Global con lo slogan #MakeASafetyStatement, la campagna durerà fino al 2025 in più di 80 Paesi in tutto il mondo. Comprenderà le dichiarazioni sulla sicurezza di 14 celebrità globali come i piloti di F1 Charles Leclerc e Mick Schumacher, la cantante Kylie Minogue, il pilota motociclistico Marc Márquez e il campione di tennis Novak Djokovic. I messaggi si concentrano sulla mitigazione dei fattori di rischio sulla strada. Gli aspetti chiave includono indossare la cintura di sicurezza, guidare lentamente, indossare il casco, non mandare messaggi durante la guida, non guidare sotto l'influenza o stanco e rispettare i pedoni.

Redazione Greenreport

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