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Toscana, via libera della Giunta al regolamento su verde urbano e vivai

 |  Territorio e smart city

Ha ora un regolamento d’attuazione che è stato approvato ieri dalla Giunta la Legge regionale 41/2012 a sostegno delle attività vivaistiche e del verde urbano, che prevede in particolare la promozione della competitività delle imprese vivaistiche attraverso il miglioramento di azioni sui mercati, l’ammodernamento di strutture ed impianti aziendali con attenzione all’ecoefficienza, l’applicazione di politiche a  sostegno del settore grazie a ricerca, innovazione e sperimentazione, la costituzione di reti per l’innovazione e il trasferimento di conoscenza fra istituzioni scientifiche ed imprese del comparto e la valorizzazione e l’implementazione di un sistema del verde urbano.

Il regolamento in merito alla qualificazione e la valorizzazione del sistema del verde urbano, tema che assume particolare importanza per la lotta all’inquinamento e per il miglioramento della qualità della vita in città, prevede che i comuni individuino interventi sul sistema del verde urbano volti principalmente: alla conservazione delle risorse naturali; alla dotazione di spazi verdi interni agli insediamenti e di fasce alberate di connessione con le aree di verde urbano; alla riqualificazione urbana, all’elevamento della qualità della vita negli insediamenti e nei quartieri, alla mitigazione degli impatti derivanti dalle varie forme di inquinamento urbano, alla creazione di nuovi paesaggi urbani e alla tutela di paesaggi urbani storicizzati; alla realizzazione di boschi urbani tenendo conto delle specie e delle caratteristiche dell’area interessata; alla realizzazione di barriere anti-inquinamento lungo strade di grande circolazione; al mantenimento e alla ricostituzione delle connessioni interne tra le aree a verde urbano e tra verde urbano e aree rurali; al miglioramento della efficienza energetica degli edifici e dei parcheggi mediante interventi di copertura a verde di tipo pensile, tetti o pareti a verde sia in edifici che in aree industriali o commerciali.

Per quanto riguarda i vivai il regolamento tra le altre cose stabilisce: i criteri insediativi per le nuove aree vocate (le aree vocate alle attività vivaistiche devono avere una superficie contigua minima non inferiore a 80 ettari); le coltivazioni in contenitore al di fuori delle aree vocate; le caratteristiche e i parametri massimi degli annessi agricoli ricadenti nelle aree vocate. Ora il Regolamento dovrà passare a dal Consiglio regionale per le osservazioni.

Redazione Greenreport

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