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Livorno, Comune e Autorità portuale avviano la pianificazione territoriale congiunta
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Il sindaco di Livorno (Luca Salvetti) e il presidente della Port authority (Luciano Guerrieri) hanno sottoscritto ieri un protocollo d’intesa pensato per armonizzare i documenti di programmazione territoriale in carico alle due amministrazioni.
I due campi d’azione sono le aree di interazione porto-città, la cui pianificazione è esercitata in via esclusiva del Comune di concerto con l'Autorità di sistema portuale (Adsp), e i collegamenti infrastrutturali di ultimo miglio di tipo viario e ferroviario.
Il protocollo d’intesa arriva in un momento cruciale per Livorno. Il Comune ha adottato la variante generale al Piano strutturale e il Piano operativo comunale, oggi in esame da parte dell'Ufficio di Piano e in corso di approvazione; al contempo l’Adsp è a un passo dal veder approvato dal ministero delle Infrastrutture il proprio principale strumento di pianificazione, ovvero il Documento di programmazione strategica di sistema (Dpss); nel mentre, il via libera ministeriale alla Valutazione d’impatto ambientale (Via) per la principale opera portuale in cantiere, la Darsena Europa, è atteso entro dicembre.
«Abbiamo davanti un quadriennio ricco di sfide, nel quale auspicabilmente si verranno a definire alcune partite importanti per tutto il territorio», evidenzia nel merito Guerrieri.
In particolare nel Dpss si prevede infatti una limitata espansione dell'ambito portuale, grazie al quale creare un sistema viario unico per l’accesso alle aree portuali e potenziare l’aggancio viario della Fi-Pi-Li e della ferrovia alla Piattaforma Europa, includendo il terminale ferroviario e i fasci di binari adiacenti al porto.
Col protocollo siglato ieri, il Comune s’impegna a recepire le nuove perimetrazioni del Dpss e a valutare le proposte di correttivo e integrazione avanzate dall’Adsp ai fini dell’approvazione definitiva dei propri strumenti urbanistici. Da parte sua, la Port authority provvederà invece ad approvare le necessarie varianti al Piano regolatore portuale in coerenza con la strumentazione urbanistica del Comune.
Nel Dpss sono inoltre individuate le “aree di influenza città-porto”, ovvero aree esterne all’ambito portuale e non espressamente contemplate dalla legge portuale, ma il cui ruolo resta strategico: riguardano ad esempio la riqualificazione del sistema dei fossi; il completamento del progetto del porto turistico; la realizzazione del nuovo approdo della Bellana; la definizione di nuove aree di influenza città-porto interessate dal dispositivo delle Zls; l'interazione della ciclopista tirrenica, prevista nelle adiacenze del perimetro dell'ambito portuale, con il progetto della nuova viabilità di cintura; il riassetto funzionale della Stazione marittima; il progetto di acquaticità della Fortezza Vecchia; il nuovo attraversamento del Canale Scolmatore verso Tirrenia e le sinergie per la previsione e il potenziamento della transizione energetica (passando per cold ironing, idrogeno e fotovoltaico).
«I due enti hanno intrapreso un percorso virtuoso con il chiaro obiettivo di condividere le proprie scelte di pianificazione territoriale – commenta Salvetti – C'è alla base la consapevolezza che sulle aree di interazione porto-città non possa non esserci un intreccio intelligente tra gli strumenti di pianificazione urbanistica e quelli di sviluppo del porto».
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