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Due giganteschi incendi distruggono le baraccopoli di Manila

Centinaia di case bruciate e più di 10.000 famiglie rimaste senza un tetto. Dichiarato lo stato di calamità
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Un nuovo incendio in un quartiere della capitale delle Flippine, Manila, ha distrutto almeno 250 di case e ha colpito più di 2.000 persone, meno di una settimana dopo che un altro evento simile aveva lasciato circa 8.000 persone senza casa.
Il Manila Disaster Risk Reduction and Management Office ha spiegato che l'incendio è scoppiato la notte del 27 novembre nel quartiere di Santa Cruz, una baraccopoli, e che i vigili del fuoco non sono riusciti a domare le fiamme fino a giovedì mattina.
Un portavoce dei vigili del fuoco di Manila ha detto all’ABS-CBN che «Almeno 500 famiglie sono state colpite. L'incendio è scoppiato nel centro del quartiere e l'area è troppo piccola per identificare dove è iniziato. La maggior parte delle case erano in legno, cosa che ha accelerato la propagazione dell'incendio».
Il 24 novembre, almeno 8mila persone hanno perso la casa in altro incendio che ha devastato una baraccopoli costruita su palafitte a Puting Bato Island, sul frangiflutti del porto nord di Manila. Circa un migliaio di case, molte delle quali costruite con materiali altamente infiammabili come il legno di recupero, cartoni e plastica, sono andate distrutte.
Gli incendi urbani sono frequenti nei quartieri di A Manila, una megalopoli di oltre 14 milioni di abitanti con alcune aree molto densamente abitate. Insediamenti informali nei quali vivono migliaia di persone in scarse condizioni di sicurezza per prevenire gli incendi e i disastri naturali e climatici.
Il secondo incendio è avvenuto il giorno dopo che il consiglio comunale di Manila aveva approvato delle risoluzioni per dichiarare lo stato di calamità in alcune parti del Distretto 1 a Tondo e del Distretto 4 a Sampaloc. Tra le "aree di calamità" dichiarate c'è una porzione di Barangay 20, Zona 2 nel Distretto 1 che copre Isla Puting Bato. Martin Isidro Jr., uno dei 6consiglieri del Distretto 1 che hanno proposto la risoluzione, ha detto che l'incendio del 24 novembre che ha colpito Isla Puting Bato «Ha lasciato senza casa un totale di 2.114 famiglie».
Il consiglio comunale ha anche approvato la risoluzione presentata dal consigliere del distretto 3 Ernesto Isip Jr., leader della maggioranza del consiglio comunale, che chiedeva di dichiarare lo stato di calamità a Isla Puting Bato. La risoluzione proposta si basa sulle informazioni del Manila Disaster Risk Reduction and Management Office.
Secondo Isip, il primo gigantesco incendio «Ha distrutto circa il 90% dei mezzi di sussistenza nel settore commerciale e industriale».
Il consiglio comunale di Manila ha anche approvato risoluzioni che dichiarano «Porzioni di Barangay 125, Zona 10 e Barangay 135, Zona 12 nel Distretto 1 come aree di calamità» e lo stesso vale per «porzioni di Barangays 489 e 490, Zona 48».
Isip ha concluso: «La dichiarazione dello stato di calamità accelererà gli sforzi del governo della città di Manila soprattutto negli sforzi di soccorso e riabilitazione del governo, delle organizzazioni della società civile e del settore privato, che comprendono anche l'assistenza umanitaria».

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Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.