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Come sarà Parigi nel 2050? Meno parcheggi e più alberi per far fronte al caldo estremo

Parigi punta a diventare una città più verde, salubre e solidale. Con più case popolari e meno traffico
 |  Territorio e smart city

Secondo il Plan Climat appena pubblicato, deve ancora essere approvato dal Consiglio di Parigi, la capitale francese punta a sostituire 60.000 posti auto con alberi entro la fine di questo decennio.
Il piano stabilisce i passi da fare per aiutare la metropoli prepararsi a un caldo più estremo e l'obiettivo di smantellare i parcheggi fa parte di un obiettivo più ampio di creare circa 300 ettari di spazio verde entro il 2030.
Alla Ville de Paris evidenziano che «Gli alberi e la natura sono condizionatori d'aria naturali. Il loro sviluppo rende la città più piacevole da vivere durante i periodi di caldo intenso». Il piano prevede anche l'istituzione di più centri di raffreddamento, la creazione di più zone senza auto e l'installazione di tetti riflettenti su 1.000 edifici pubblici.
Ma i Piani presentati dall’amministrazione socialista di Parigi sono diversi:
Il Plan Climat è la strategia globale per combattere il cambiamento climatico a Parigi, composta da quasi 500 azioni nei 17 distretti. E’ stato concepito come un piano per combattere le disuguaglianze sociali e ambientali.
Il Plan local d’urbanisme bioclimatique definisce le principali linee guida di sviluppo e regola tutta l'edilizia della città.
La Stratégie de résilience prepara Parigi ad affrontare meglio le potenziali crisi future di fronte alla prospettiva di una città a 50° C.
Il Plan parisien de Santé environnement riunisce tutte le azioni realizzate dalla Città per ridurre l'esposizione dei residenti, in particolare dei meno fortunati, all'inquinamento dell'ambiente e per migliorare la loro salute.
L’amministrazione della Ville de Paris è convinta che «Una Parigi con 50 gradi, come previsto dagli studi dell’IPCC, può ancora essere evitata. Ad una condizione: agire subito! Soprattutto perché, se il cambiamento climatico ha già effetti dannosi sulle nostre città, accentua anche le disuguaglianze sociali e sanitarie. Per adattarsi e far fronte a questi sconvolgimenti, Parigi sarà radicalmente trasformata nei prossimi anni. Come? Adottando quattro piani ambientali che saranno votati a fine novembre dal Conseil de Paris».
E per l’amministrazione della capitale francese il cambiamento è adesso: Parigi punta a diventare una città più respirabile e resiliente e si sta dotando dei mezzi per fsrcela: «Gli obiettivi sono semplici: trasformare la capitale per offrire ai parigini la possibilità di un alloggio dignitoso, a un prezzo accessibile, qualunque sia la loro situazione, consentire loro un facile accesso alle cure, ai servizi, agli spazi verdi, che sono sempre più numerosi, e alle attrezzature, indipendentemente dalla loro luogo di residenza. Per raggiungere questo obiettivo è necessario ridurre subito la nostra impronta ecologica».
I Piani ambientali e urbanistici di Parigi si basano su 10 misure chiave:
Adattare Parigi alle conseguenze del cambiamento climatico. Primo, continuando a piantare alberi e a creare foreste urbane . Sono previsti 70 ettari di vegetazione, mentre verranno realizzati o ampliati 10 parchi. L’obiettivo è tutelare la biodiversità riportando la natura in città. Poi, preparando i parigini alle crisi future. Si prevede pertanto di svolgere esercitazioni sul modello dell’esercitazione “Paris à 50° C”. Nel 2025 sarà programmata un’esercitazione “crue de la Seine”.
Rafforzare il posto dei servizi pubblici. Entro il 2050, Parigi prevede di creare 13 nuove palestre e piscine, nonché 11 biblioteche e mediateche. Intorno alla tangenziale di Parigi verrà creata una cintura verde e sportiva e degli spazi saranno riservati a 90 nuovi centri sanitari.
Intensificare la trasformazione ambientale degli edifici. Pubblico o privato che sia, il Plan Climat vuole era consolidare questa trasformazione, in particolare grazie ai programmi Éco-Rénovons Paris+, che sostengono le comproprietà. Inoltre, tutti gli asili nido e le scuole parigini saranno rinnovati entro il 2050 e saranno dotati di cours Oasis o addirittura di pannelli solari, come stanno già per esserlo 15 istituti.
Diventare una città a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, la capitale fa affidamento al 100% di energia rinnovabile, in parte prodotta localmente grazie in particolare alla realizzazione di 6.000 microimpianti per la produzione di energia rinnovabile negli edifici pubblici.
Aumentare la quota di alloggi sociali. Si tratta di una delle principali misure del PLU bioclimatico, che mira a raggiungere il 40% di edilizia pubblica entro il 2035 (30% di edilizia sociale e 10% di edilizia economica). Per fare ciò, verranno messi in atto diversi sistemi, tra cui un sistema unico che consiste nella trasformazione degli uffici in alloggi. Mille nuove sedi saranno riservate all'edilizia sociale. Inoltre, si stanno riportando in vita vecchi edifici per costruire alloggi nuovi e al passo con i tempi.
Limitare la ricettività turistica. Per ridurre il posto di Airbnb nelle zone in tensione, il PLU bioclimatico vuole vietare la trasformazione di locali commerciali e uffici in alloggi turistici arredati in questi settori.
Formare la popolazione alla resilienza. Una delle principali iniziative della Strategia di Resilienza consiste nella formazione dei parigini. Per fare ciò, Parigi creerà un Campus di Resilienza, in collaborazione con i vigili del fuoco e le associazioni di sicurezza civile riconosciute. I residenti della capitale beneficeranno di un luogo accessibile a tutti, che offrirà attività divertenti e coinvolgenti, ma anche formazione su rischi, resilienza e gestione delle crisi.
Adattare i tetti di Parigi al clima. La Strategia di Resilienza si concentra anche sullo sviluppo della resilienza delle infrastrutture e degli edifici parigini. In particolare, si prevede di adattare al clima futuro i tetti di Parigi, in particolare i tetti in zinco, con l'obiettivo di proteggere le persone che vivono agli ultimi piani degli edifici in caso di ondata di caldo. Sono allo studio diverse soluzioni, come l'inverdimento, l'isolamento con il metodo sarking (metodo di isolamento termico del tetto dall'esterno) o addirittura la verniciatura di bianco.
Comprendere meglio gli effetti di una misura sulla salute. Uno dei principali meccanismi del Piano sanitario ambientale di Parigi (PPSE) è quello di documentare scientificamente gli effetti di una pratica o azione al fine di pubblicizzare i suoi benefici diretti e indiretti per la salute. Verranno quindi analizzati gli effetti della velocità sulla tangenziale limitata a 50 km/h e la riduzione dello spazio automobilistico in città.
Tutelare la salute di tutti. Il PPSE intende proteggere la salute di tutti conciliando salute sociale e salute ambientale, due dimensioni storiche della salute pubblica troppo spesso presentate come antagoniste. Concretamente, si tratta di dare priorità alla salute dei bambini e delle donne incinte, una garanzia di salute ambientale per scuole e asili nido, lo sviluppo di interventi e consigli per rendere più sani gli ambienti interni e il coinvolgimento di tutti attraverso un barometro della salute ambientale.

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.