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D’Ignazio: «Il tema delle aree interne diventa centrale nella programmazione regionale e quindi nell’agenda di Fira»

In Abruzzo al via Montagna 1000, per portare innovazione sostenibilità nei Comuni d’alta quota

De Nicola (Ampioraggio): «Territori spesso trascurati, hanno un potenziale straordinario in termini di risorse naturali e culturali»
 |  Territorio e smart city

La Fondazione Ampioraggio con Fira (Finanziaria regionale abruzzese) e Geosmartcampus ha annunciato oggi la nascita di “Montagna 1000”, un ambizioso progetto che mira a trasformare le aree montane in un modello di sviluppo autonomo e autosufficiente, basato su innovazione, sostenibilità e valorizzazione delle risorse locali.

«Montagna 1000 è un progetto strategico che rispecchia la nostra visione di innovazione sostenibile – spiega Giuseppe De Nicola, direttore di Ampioraggio – in cui tecnologia e territorio si integrano per favorire la rinascita delle aree montane. Questi territori, spesso trascurati, hanno un potenziale straordinario in termini di risorse naturali e culturali. Attraverso la nostra collaborazione, miriamo a creare un ecosistema che favorisca l’innovazione e lo sviluppo imprenditoriale, stimolando nuove opportunità di lavoro e un impatto positivo a lungo termine».

Con un focus sulla “smart mountains”, il progetto si propone come abilitante della trasformazione tecnologica e centro di competenza per l’innovazione nelle aree più marginali, sviluppando un ecosistema di servizi e soluzioni smart a beneficio di cittadini, turisti e imprese: un modello replicabile a livello nazionale, partendo da un primo polo sperimentale in Abruzzo che ha posto le basi per un nuovo tipo di cooperazione tra pubblico e privato.

«L’accordo siglato oggi muove dal ruolo molto preciso che Fira, come finanziaria regionale e società in house di Regione Abruzzo – aggiunge il presidente, Giacomo D’Ignazio – riveste con la sua mission: promuovere e valorizzare il territorio abruzzese in un’ottica di crescita omogenea e strutturale di tutte le aree geografiche che lo compongono. In tal senso, il tema delle aree interne diventa centrale nella programmazione regionale e quindi nell’agenda di Fira, poiché sono i territori più fragili, che necessitano di maggiori attenzioni e investimenti per contrastare l’ormai fisiologico rallentamento di crescita e sviluppo».

La missione di Montagna 1000 è dunque duplice: supportare la resilienza e l’attrattività dei territori montani e realizzare una “smart mountain society”, in cui le comunità possano prosperare grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate e alla creazione di infrastrutture digitali. Con un focus su settori chiave come turismo e agricoltura, l’hub mira a garantire ai territori montani un futuro sostenibile, adattivo e capace di fronteggiare le sfide del cambiamento climatico.

«L’accordo con Fira – conclude il general manager del Geosmarcampus, Guido Fabbri – nasce per favorire la collaborazione tra pubblico e privato al fine di aprire nuove opportunità e prospettive future, condividendo conoscenza e know-how per lo sviluppo di progetti innovativi di rinascita e valorizzazione degli asset legati al territorio, e in particolare quelli montani, sempre nella logica della sostenibilità, innovazione e occupazione. Penso che il futuro delle aree interne, il loro sviluppo ed il loro progresso, rappresenti uno degli elementi chiave per il futuro del nostro Paese».

Redazione Greenreport

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