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Le città e l’azione climatica, World Urban Forum: ripensare lo sviluppo urbano

La crisi immobiliare globale colpisce quasi 3 miliardi di persone. Ridefinire il futuro dello sviluppo urbano sostenibile
 |  Territorio e smart city

Oggi, circa metà della popolazione mondiale vive nelle città, e si prevede che questa percentuale salirà al 70% entro il 2050. Il rapido spostamento delle popolazioni verso i centri urbani sta avendo un impatto importante su comunità, città, economie, cambiamenti climatici e politiche. Gran parte della crescita avverrà in Africa, dove si prevede che la popolazione quasi raddoppierà nei prossimi 30 anni. E 37.000 partecipanti provenienti da circa 182 Paesi sono riuniti in una caotiv<ca metropoli africana, Il Cairo, fino all’8 novembre per la dodicesima edizione del World Urban Forum (WUF12) per definire il futuro dello sviluppo urbano sostenibile. Il Forum viene convocato ogni due anni dall’United Nations Human Settlements Programme (UN-Habitat) e quest'anno è la prima volta che il meeting si tiene in una megalopoli: con i suoi oltre 20 milioni di abitanti, il Cairo è una delle aree urbane più grandi del pianeta, uno scenario ideale per dibattiti su come rendere le città più resilienti al clima, garantire alloggi adeguati per tutti, costruire comunità forti e affrontare la rapida urbanizzazione.
Nel suo discorso di apertura la direttrice esecutiva di UN-Habitat, Anacláudia Rossbach, ha sottolineato che «Il WUF ha attratto sempre più nuovi segmenti e stakeholder... è la piattaforma perfetta per ampliare e costruire coalizioni e partnership per avere un impatto. Le persone e le istituzioni sono preoccupate per il futuro del nostro pianeta e comprendono il ruolo critico che le città svolgono nel definirlo. Il Forum è la più grande coalizione a sostegno del “cambiamento trasformativo” necessario. Trasformare gli insediamenti informali e le baraccopoli e affrontare il problema dei senzatetto è un dovere. Per farlo, dobbiamo lavorare insieme».
La Rossbach ha ricordato che «Il WUF12 si svolge dopo che gli Stati membri dell’Onu hanno approvato all'unanimità il lungimirante Patto per il futuro, un impegno a fare di più per affrontare le sfide del XXI secolo, dal cambiamento climatico ai conflitti in rapida crescita, dall'intelligenza artificiale alla crescente disuguaglianza. il Patto riconosce anche l'importanza di una nuova agenda su edilizia abitativa e città, la rilevanza dei governi locali e regionali e le sfide e le opportunità legate alla digitalizzazione e alla tecnologia, che sono strettamente collegate ai nostri sforzi nel promuovere le persone incentrate sulle smart cities. “It all starts at home: Local actions for sustainable cities and communities”. Il tema del WUF12, sottolinea che le soluzioni devono iniziare dove le persone vivono, lavorano e costruiscono le loro vite».
Anche secondo Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, «Il vero progresso inizia a livello locale. Sul territorio. Nelle comunità e nelle vite delle persone. Considero le autorità locali e regionali una parte cruciale della risposta a così tante questioni a ogni livello, comprese le Nazioni Unite. In effetti, le azioni locali sono i mattoni per le città future verdi, giuste e resilienti. Le città sono potenti motori di sviluppo sociale ed economico, sono catalizzatori di soluzioni sostenibili. Vi invito a cercare innovazioni e ispirazione e riportarle nelle vostre comunità».
Intervenendo alla cerimonia di apertura, il presidente egiziano Abdel Fatah el-Sisi ha sottolineato che «La 12esima sessione del Forum avviene in un momento critico in cui il mondo è impantanato in crisi e guerre, con gravi ripercussioni sulle città, sulle loro infrastrutture e sui loro abitanti. Non possiamo iniziare con tutti questi seri sforzi per affrontare le sfide urbane nelle comunità che affrontano conflitti, guerre, uccisioni, sfollamenti, carestie e malattie».
Il WUF12 è stato preceduto e sarà accompagnato da “assemblee” e una delle prime ha riunito chi lavora per l'emancipazione femminile e l'uguaglianza di genere, fornendo una piattaforma per dare forma al discorso sui diritti delle donne in contesti urbani. La Rossbach ha detto che «Le voci delle donne e delle ragazze sono più importanti che mai al WUF12. Con circa 400 relatori pronti a parlare in 5 assemblee, più della metà di loro donne- E’ un World Urban Forum con equilibrio di genere. Tutte le discussioni saranno registrate e ci aiuterete a identificare i punti chiave dell'azione che saranno utilizzati come input per il documento finale del Forum intitolato "Call to Action".
E al WUF12 UN-Habitat ha presentato il suo ultimo World Cities Report che, incentrato sulle urgenti sfide poste dal cambiamento climatico e dalla rapida urbanizzazione, avverte che «Oltre 2 miliardi di abitanti delle città potrebbero dover affrontare un ulteriore aumento della temperatura di almeno 0,5 gradi Celsius entro il 2040» e rivela che «Gli sforzi per combattere il cambiamento climatico nelle aree urbane non sono all'altezza del livello richiesto per affrontare le crescenti sfide».
Un tema critico del rapporto è il significativo gap di finanziamenti per realizzare infrastrutture urbane resilienti: «Le città necessitano di una cifra stimata tra 4,5 e 5,4 trilioni di dollari all'anno per sviluppare e mantenere sistemi resilienti al clima, ma il finanziamento attuale ammonta a soli 831 miliardi di dollari , solo una frazione dell'importo richiesto – fa notare UN-Habitat - Questo deficit espone sempre di più le città, e in particolare le loro popolazioni più vulnerabili, al rischio».
I risultati del report rivelano anche che «Alcuni interventi climatici hanno inavvertitamente peggiorato le condizioni delle comunità vulnerabili. Casi di "gentrificazione verde", in cui iniziative come la creazione di parchi spostano le famiglie a basso reddito o aumentano il valore delle proprietà, evidenziano la necessità di soluzioni climatiche più eque».
Ma, nonostante queste sfide, il rapporto incoraggia un cambiamento di prospettiva, esortando gli stakeholders a riconoscere le aree urbane non solo come parte del problema, ma anche come parte integrante della soluzione. Presentando il World Cities Report la Rossbach ha detto che «La conoscenza è la pietra angolare di un'azione efficace per il clima e le intuizioni che raccogliamo oggi sono fondamentali per dare forma a quadri futuri come il prossimo rapporto speciale dell'IPCC sui cambiamenti climatici e le città. Il World Cities Report 2024 è una testimonianza dell'importanza di integrare le realtà urbane nelle discussioni sul clima. Mentre ci prepariamo per la COP29, ci impegniamo a sfruttare la conoscenza per informare strategie che risuonino con gli sforzi sia locali che globali».
Il World Cities Report chiede una maggiore attenzione per le strategie climatiche, sottolineando la necessità di «Allineare l'azione per il clima con obiettivi di sviluppo più ampi, tra cui servizi migliorati, riduzione della povertà e salute pubblica. Questo richiede considerazioni climatiche integrate in tutti i settori, consentendo alle città di effettuare investimenti efficaci e sostenibili».
Infine, il rapporto sottolinea la necessità che l'azione climatica sia partecipativa e guidata dalla comunità , sollecitando lo sviluppo di «Soluzioni appropriate a livello locale che affrontino le esigenze specifiche dei residenti, in particolare negli insediamenti informali e nei quartieri a basso reddito che sono stati spesso esclusi dai processi decisionali».

Redazione Greenreport

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