Livorno, crollo al cantiere di messa in sicurezza del Rio Maggiore: Legambiente e Comitato alluvionati chiedono al sindaco di intervenire
Come informano il circolo Legambiente Livorno “Luciano De Majo” e il Comitato alluvionati Livorno, nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 ottobre ha ceduto la copertura in cemento armato di un tratto del tombamento del Rio Maggiore, carico di metri cubi di terre di scavo che sono franate nell’alveo, ostruendolo quasi completamente.
L’incidente avvenuto nel cantiere di messa in sicurezza del Rio Maggiore in zona Stadio, tra via dei Pensieri e via Cattaneo, poteva avere «esiti catastrofici dal punto di vista della sicurezza idraulica del territorio, ma ancor prima di questo avrebbe potuto avere esiti letali per gli stessi lavoratori del cantiere, che nei giorni precedenti, seguendo una prassi quanto meno discutibile, hanno operato a bordo delle ruspe in cima al monte di terra di scavo, gravando col carico della macchina operatrice esattamente sopra alla copertura crollata, correndo il rischio di precipitarvi dentro».
Tutto è accaduto appena poche ore prima di un’allerta arancione diramata a partire dalle 6 del giorno successivo, tant’è che le ruspe hanno operato fino alle 2 del mattino per rimettere in sicurezza una situazione che poteva provocare una vera e propria tragedia.
«Per fortuna non si è fatto male nessuno – concludono il circolo ambientalista e il comitato – ma chiediamo al sindaco di accertare la correttezza dei lavori eseguiti e le eventuali responsabilità della direzione dei lavori. Inoltre chiediamo al sindaco di farsi portavoce presso la Regione che ne è competente, dei ritardi perenni dei cantieri che vanno avanti a singhiozzo dove per giorni e giorni non si vede nessuna attività, avviati con ritardi di anni sul cronoprogramma originario e in ritardo di mesi sulla pianificazione di cantiere, come nel caso del nuovo ponte ad arcata unica dei Tre Ponti, alla foce del Rio Ardenza».
Una risposta nel merito è arrivata oggi pomeriggio dal Genio civile della Regione Toscana, da cui si afferma che «questo fatto ha messo ancora di più in evidenza l'inadeguatezza dell’opera esistente, sia dal punto di vista idraulico che strutturale. Durante i lavori, la modifica delle condizioni di carico ha determinato il crollo di una porzione di copertura che risultava strutturalmente già compromessa. L'intervento di ripristino della sezione fluente del corso d’acqua, effettuato dalla ditta incaricata sotto la supervisione del Genio civile, è stato tempestivo. Le operazioni, vista l’allerta meteo imminente, si sono svolte in stretto raccordo con la Protezione civile comunale e le condizioni di sicurezza per la popolazione prossima all'area non sono mai venute meno».
In attesa di ulteriori chiarimenti, la risposta della Regione conferma l’importanza del presidio ambientale attivato da Legambiente insieme al comitato alluvionati. Nel frattempo, per approcciare e approfondire in modo più informale le attività portate avanti dal Cigno verde labronico – e soprattutto la natura livornese –, domani si presenta un’occasione aperta a tutti: una passeggiata letteraria e per la pace alla scoperta della natura livornese. L’appuntamento è alle 14 al parcheggio del tiro a segno del Corbolone; da lì i partecipanti raggiungeranno Villa Cristina fermandosi ogni tanto per leggere poesie e brani tratti da autori italiani e stranieri sul tema della pace. A coordinare le letture la professoressa Michela Mannucci, ma chiunque potrà darle una mano nella lettura. La passeggiata è adatta a grandi e piccini con pochi tratti in pendenza. Il ritorno al punto di partenza è previsto intorno alle 17,30. La passeggiata è libera e gratuita, ma chi vorrà potrà iscriversi a Legambiente e partecipare alle iniziative promosse dal circolo.