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Urban Nature, il Wwf al governo: triplicare gli investimenti del Pnrr per verde urbano ed extra urbano

Urban Nature coinvolge i cittadini, ma fa richieste anche alle istituzioni per città più salubri e sicure
 |  Territorio e smart city

In occasione dell’evento centrale di oggi dell’iniziativa Urban Nature, la festa che porta la natura in città, IL Wwf chiede al governo Meloni di « Investire un miliardo di euro da dedicare al verde urbano ed extra urbano, triplicando gli investimenti previsti dal PNRR.  Aumentare la quantità di verde urbano e mantenerlo in salute, è infatti fondamentale per la sicurezza la salute dei cittadini».

Alessandra Prampolini, direttrice generale Wwf Italia, sottolinea che «Finora  non è stato fatto abbastanza con la Nature Restoration Law gli Stati europei hanno concordato di piantare fino a 3 miliardi di alberi entro il 2030, ma ad oggi, in Italia, la cifra stanziata nel PNRR (330 milioni di euro) consentirà di intervenire solo su alcune città piantando 6,6 milioni di alberi, cifra lontana dall’obiettivo nazionale. Pianificare investimenti in questa attività non è quindi più rimandabile e la Legge di bilancio è il momento giusto per farlo. Perché parliamo di “investimento”? Perché alberi e verde sono alleati insostituibili nella mitigazione e adattamento agli effetti del cambiamento climatico, a maggior ragione nelle aree urbane. Sono una soluzione basata sulla natura che, in città, contribuisce a ridurre l'aumento delle temperature e l'effetto “isola di calore urbana”, prevenire e contenere i danni causati da inondazioni e nubifragi, ripulire e disinquinare l’aria che respiriamo , rimuovendo per esempio fino al 20% del particolato emesso dal traffico, dall’edilizia e dalle industrie. Il verde urbano favorisce l’attività fisica quotidiana, migliora il benessere mentale, rafforza la capacità di concentrazione e dà un supporto sostanziale alla salute dei cittadini in tutte le fasce di età, dalla riduzione del rischio di numerose malattie croniche in età adulta (come diabete, obesità, asma), all’accelerazione del recupero dopo un intervento chirurgico, alla riduzione della mortalità prematura. I finanziamenti che lo Stato potrebbe integrare a quelli attualmente previsti da PNRR italiano possono essere prelevati dai 22,4 miliardi di Sussidi Ambientalmente  Dannosi,  cioè da quei soldi pubblici che, secondo le stime del Ministero dell’Ambiente (ma altre fonti parlano di cifre molto più alte), lo Stato utilizza in attività economiche che hanno un impatto negativo sull’ambiente e sulla salute».

Questa edizione di Urban Nature è stata realizzata in partnership con i Carabinieri Forestali Raggruppamento Biodiversità e l’Associazione nazionale musei scientifici (Anms) e ha ricevuto il patrocinio dal Ministero Ambiente, ISPRA e Anci e si conclude oggi con un grande evento centrale che si è svolto a Roma alla terrazza del Pincio, Urban Nature, con cui il Wqf Italia festeggia ogni anno la natura in città. A Roma si sono svolte passeggiate guidate (con l’esperto Francesco Petretti), Yoga in natura, forest bathing, plogging - l’attività che riunisce jogging e raccolta rifiuti. A Roma erano presenti Alessandra Prampolini, DG WWF Italia, Marco Galaverni, Direttore Oasi educazione e attivazione WWF Italia, ed Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità WWF Italia.

L’iniziativa ha attivato oltre 1.700 piazze in tutta la penisola, sono stati organizzati quasi 200 appuntamenti e iniziative e un contest dedicato alle scuole. Tutto questo con un solo obiettivo: coinvolgere le persone per diffondere il valore e la cura della Natura in città per il benessere delle persone e dell’ambiente. Con i proventi dalle donazioni raccolte con le piantine di erica, disponibili nelle piazze italiane, il WWF porterà avanti progetti dedicati ad azioni per tutelare e incrementare il verde nelle nostre città.

Il 4 ottobre, nell'ambito della premiazione del contest Urban Nature dedicato alle scuole, sarà lanciato anche il bando della nuova edizione per l'anno scolastico 2024-2025 (tutte le novità saranno disponibili sulla piattaforma One Planet School: oneplanetschool.wwf.it).

Redazione Greenreport

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