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Ricerca nucleare, la Commissione Ue tira le somme sul reattore ad alto flusso (Hfr)

L’Hfr primo produttore di isotopi medici in Europa e uno dei più grandi al mondo
 |  Nuove energie

Il programma triennale di ricerca supplementare (2009-2011) sul funzionamento del reattore nucleare ad alto flusso (Hfr) di proprietà della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom) a Petten (Paesi Bassi) risale al 2009. Ma, ogni anno la Commissione Ue presenta al Parlamento europeo e al Consiglio la relazione annuale sull'attuazione di tale programma di ricerca. Adesso, infatti, comunica la terza e ultima relazione sull’attività del Hfr che descrive come sono stati conseguiti nel 2011 gli obiettivi di ricerca e funzionamento sicuro.

I principali obiettivi del programma di ricerca supplementare sono sia quello di garantire il funzionamento sicuro ed affidabile dell’Hfr (allo scopo di assicurare la disponibilità del flusso di neutroni a fini sperimentali), sia quello di permettere l’uso efficiente dell’Hfr da parte di istituti di ricerca di una serie di discipline (miglioramento della sicurezza dei combustibili e dei materiali per reattori nucleari di rilevanza per l’Europa, sanità – compreso lo sviluppo di isotopi medici per rispondere ai quesiti della ricerca medica – fusione nucleare, ricerca di base e formazione, nonché gestione delle scorie nucleari). Tanto che l’Hfr rappresenta un centro per la formazione di studenti e ricercatori a livello di dottorato e post-dottorato che permette loro di svolgere attività di ricerca nell’ambito di programmi nazionali o europei. E serve purea alla commerciale di radioisotopi.

Al pari delle centrali nucleari, l’Hfr è sottoposto all’obbligo di un esame periodico in materia di sicurezza effettuato ogni dieci anni dall’Nrg (Nuclear Research and consultancy group, il gruppo di consulenza e ricerca nucleare che si occupa del funzionamento e della manutenzione dell’impianto). Nell’aprile del 2011, l’Hfr è stato sottoposto all’analisi integrata di sicurezza dei reattori per la ricerca (Insarr, Integrated Safety Assessment for Research Reactors). Dall’analisi risulta che sono state applicate tutte le raccomandazioni e i suggerimenti derivanti dal rapporto sulla sicurezza riguardanti la riparazione del Bottom Plug Liner (Bpl) nel 2010 e circa il 50% di quelli derivanti dalla Insarr 2005 (l’attuazione di tutte le azioni correttive è completata nel 2012).

Inoltre, a seguito alla catastrofe nucleare di Fukushima del marzo 2011, l’Hfr e gli altri impianti nucleari nel sito nucleare di Petten sono stati sottopoeti a prove di stress.

I risultati hanno dimostrato che gli impianti soddisfano tutti i requisiti di autorizzazione dal punto di vista della sicurezza e possono resistere anche a un’ampia gamma di condizioni meteorologiche estreme, tra cui inondazioni e terremoti o anche a una combinazione di entrambi. Inoltre è emerso che è possibile accrescere la solidità degli impianti e i loro margini di sicurezza prendendo una serie di misure supplementari - attualmente in corso di attuazione - (per esempio in materia di: attrezzature mobili supplementari, rafforzamento delle strutture, sviluppo di nuove procedure, ecc.).

Nel 2011 l’Hfr è stato operativo per 290 giorni, il che corrisponde a una effettiva disponibilità del 99,22% con riferimento al piano operativo previsto originale. Dunque, la potenza nominale è stata di 45 MW con una produzione totale di energia di circa 13 008 MWd, corrispondente a un consumo di carburante di circa 16,24 kg di U-235.

Nel primo trimestre del 2011 gli ultimi 18 elementi di combustibile esaurito di uranio fortemente arricchito (High Enriched Uranium - Heu) sono stati spediti in un contenitore Castor Mtr2 all’impianto di stoccaggio (Habog) dell’organizzazione centrale olandese per i rifiuti radioattivi (Dutch Central Organisation for Radioactive Waste - Covra).

Per quanto riguarda la produzione di isotopi, dopo tre anni di funzionamento non continuativo il 2011 è stato un anno con un normale andamento operativo simile a quello degli anni precedenti il 2008. L’Hfr è stato in grado di dimostrare che svolge un ruolo essenziale come primo produttore di isotopi medici in Europa e uno dei più grandi produttori al mondo. Il volume e il valore totali degli isotopi e dei servizi accessori forniti dall’Hfr è aumentato nuovamente nel 2011.

Redazione Greenreport

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