Nel 2024 l'Italia ha installato più rinnovabili di tutta la potenza nucleare aggiunta nel mondo
Nell’ultimo anno le fonti rinnovabili hanno garantito tanta elettricità da coprire il 41,2% della domanda nazionale, ma le nuove installazioni continuano a marciare al rallentatore: a fronte dei circa +12 GW/anno necessari per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, il Paese si è fermato a +7,48 GW. Che sono comunque quasi il doppio rispetto all’incremento netto di potenza nucleare aggiunta nello stesso periodo a livello globale.
Come informano dal World nuclear industry status report, nel 2024 sono entrati in funzione 7 nuovi reattori nucleari con una capacità totale di 8,2 GW (3 in Cina e 1 ciascuno in Francia, India, Emirati arabi uniti e Usa), mentre 4 per un totale di 3,9 GW sono stati chiusi (2 in Canada e 1 ciascuno in Russia e Taiwan), per un aumento netto della capacità nucleare operativa a livello globale pari a +4,3 GW. A confronto, basti osservare che la sola Cina ha installato nello stesso periodo +277 GW di impianti fotovoltaici.
A gennaio 2025, nel mondo sono operativi 411 reattori nucleari e 61 unità in costruzione in 13 paesi, due in più rispetto all’anno scorso. Quasi la metà dei reattori (29) sono in costruzione in Cina, inclusi quattro implementati dall'industria russa, che ne sta costruendo anche in Bangladesh (2), Egitto (4), India (4), Iran (1), Turchia (4) e in patria (6), quindi un totale di 25 unità. L'unico Paese oltre a Russia e Cina che sta costruendo all'estero è la Francia, con due unità in corso nel Regno Unito.
«Quasi tutte le costruzioni (oltre il 93%) sono realizzate negli Stati dotati di armi nucleari (Nws) o da società controllate da Nws in altri Paesi – osservano dal World nuclear industry status report – Le uniche eccezioni sono i cantieri in Argentina (un'unità da 25 MW con stato di costruzione incerto), Giappone (un'unità da 1.300 MW con stato di costruzione incerto) e Corea del Sud (due unità da 1.300 MW)».
A livello globale la quota di produzione elettrica da nucleare è al 9,15%, e secondo le proiezioni dell’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) rimarrà stabile attorno a tale percentuale da qui al 2050 nonostante i molti nuovi progetti in avvio a livello internazionale.