Italia al diciottesimo posto in Europa per consumi di energia da fonti rinnovabili
Nel 2023, il 24,5% del consumo finale lordo di energia dei paesi dell’Unione europea è arrivato da fonti rinnovabili. Si tratta di un aumento di 1,4 punti percentuali rispetto al 2022. Bene? Fino a un certo punto. Perché questa quota è di 18 punti percentuali inferiori rispetto all’obiettivo del 2030 (42,5%), che richiederebbe un aumento medio annuo di 2,6 punti percentuali dal 2024 al 2030. E il problema è ancora più evidente per l’Italia. Nel nostro paese, infatti, soltanto il 19,5% dell’energia consumata nel 2023 proveniva fonti rinnovabili, cinque punti in meno della già deludente media Ue.
Tutto ciò emerge da un’indagine realizzata da Eurostat, dalla quale emerge che al di là degli ottimi risultati conseguiti dalla Svezia, che con il 66,4% di rinnovabili domina la classifica Ue, ancora molto c’è da fare su questo fronte in Europa e soprattutto in Italia. Sul podio ci sono la Finlandia con il 50,7% e la Danimarca con il 44,9%, mentre a metà classifica si piazzano Spagna (24,8%), Francia (22,2%) e Germania (21,5%)
L’Italia si ferma al diciottesimo posto in classifica con appunto il 19,5%, davanti all’Olanda che è arrivata al 17,1% e la Polonia al 16,4%. In coda per quote più basse di rinnovabili sui consumi energetici Lussemburgo (11,6%), Belgio (14,7%) e Malta (15,0%).