Quest’anno in Italia sono state autorizzate 560 km di nuove linee per la rete elettrica nazionale
Accelerare la transizione ecologica per dire addio ai combustibili fossili, col loro carico d’inquinamento climatico, atmosferico e di disuguaglianze socioeconomiche significa fare spazio agli impianti necessari a catturare le energie rinnovabili, ma anche realizzare le infrastrutture necessarie ad ammodernare la rete elettrica.
In quest’ottica, nell’anno che sta per chiudersi il ministero dell’Ambiente (Mase) e le Regioni interessate hanno autorizzato 25 progetti di sviluppo della rete elettrica nazionale, per un valore complessivo di oltre 2,3 miliardi di euro: si tratta di oltre 560 km di nuove linee sottomarine o interrate garantiranno una significativa riduzione degli impatti paesaggistici e ambientali. Inoltre, grazie a questi interventi, saranno eliminati circa 100 sostegni e liberati oltre 70 ettari di territorio, con effetti positivi per le comunità locali.
Come dettaglia oggi Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, tra i progetti più rilevanti approvati quest’anno dal Mase spiccano tre grandi collegamenti sottomarini.
Il primo è Elmed, il ponte energetico tra Italia e Tunisia, realizzato da Terna in collaborazione con Steg, il gestore tunisino. L’elettrodotto da 600 MW, lungo circa 220 km, sarà in gran parte sottomarino e raggiungerà una profondità di 800 metri nel Canale di Sicilia. Il progetto, co-finanziato con 307 milioni di euro dal programma europeo Connecting europe facility, rafforzerà la sicurezza energetica e l’integrazione tra i due Paesi.
Altra rilevante opera di Terna autorizzata nel 2024 è l’Adriatic link, il collegamento sottomarino tra Marche e Abruzzo, inserito nel Pniec (Piano nazionale integrato per l’energia e il clima). L’infrastruttura migliorerà la sicurezza e la flessibilità del sistema elettrico nazionale, facilitando l’integrazione delle fonti rinnovabili e ottimizzando lo scambio energetico nella parte centrale della Penisola.
Da segnalare, inoltre, l’avvenuta autorizzazione dell’elettrodotto Bolano-Annunziata, l’interconnessione a 380 kV in corrente alternata tra Calabria e Sicilia che aumenterà fino a 2.000 MW la capacità di trasmissione tra l’isola e il Continente, favorendo lo sviluppo delle rinnovabili nel Sud Italia e migliorando la resilienza della rete.