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Da Ferrovie investimenti per 1,3 miliardi di euro sul fotovoltaico, presto una nuova società ad hoc

Donnarumma: «Puntiamo a raddoppiare la capacità installata portandola a 2,2 GW al 2034, per soddisfare il 35-40% della nostra domanda di energia al 2034»
 |  Nuove energie

All’interno del Piano strategico 2025-29 presentato dal gruppo Ferrovie dello Stato ci sono investimenti da 1,3 miliardi di euro sull’energia solare, per arrivare a installare 1 GW di nuovi impianti fotovoltaici. «Quel gigawatt è solo un inizio perché oltre l’orizzonte di piano (2029) – spiega oggi l’ad del Gruppo, Stefano Donnarumma – noi puntiamo a raddoppiare la capacità installata, portandola a 2,2 GW al 2034 per soddisfare il 35-40% della nostra domanda di energia al 2034».

Oggi il Gruppo FS è il primo consumatore di energia in Italia con una quota pari a circa il 2% della domanda nazionale, dunque una parte significativa della transizione energetica non può che passare dai binari.

Gli impianti sorgeranno in spazi ed edifici di cui il Gruppo FS è proprietario, ma non solo. Come ha spiegato Donnarumma, infatti, le aree ferroviarie sono qualificate come “idonee” da un decreto del governo ed hanno perciò un iter autorizzativo accelerato, «ma i progetti non dovranno essere necessariamente del gruppo, ma funzionali al nostro scopo». Come ha rimarcato l’ad, infatti, Ferrovie non è interessata a gestire direttamente questi impianti, ma è aperta a valutare delle partnership e per questo «stiamo già iniziando a studiare una serie di opportunità laddove ci sono aree prossime alle nostre linee ferroviarie e che quindi possono consentire un collegamento diretto alla nostra infrastruttura. Quest'ultima è connessa direttamente alla rete di Terna». E ovviamente accanto agli impianti di generazione rinnovabile sarà necessario costruire anche impianti di stoccaggio che garantiranno la conservazione dell’energia per supplire al calo di disponibilità insito nella natura intermittente dell’energia solare. 

Come specificato da Stefano Antonio Donnarumma «oltre l'8o% della nuova capacità rinnovabile, sarà costituita da impianti fotovoltaici con una taglia da 6 a 10 megawatt connessi alle sottostazioni elettriche di Rfi e dedicati a supportare i consumi da trazione (quelli per il moto dei treni, ndr) che sono la fetta principale del nostro fabbisogno». Nel piano ci sarà, inoltre, spazio per gli impianti più grandi da 50 megawatt che rappresenteranno il 14% del totale e la cui costruzione, a causa degli iter approvativi più lunghi, inizierà nel 2027. «Il resto sarà fatto da impianti in media tensione sotto 1 MW realizzati prevalentemente su coperture e parcheggi di stazioni».

Secondo quanto spiegato dall’ad di Ferrovie dello Stato al Sole 24 Ore, per realizzare il progetto Fs sta puntando a un veicolo societario ad hoc. «L’energia è una commodity per Ferrovie - ha spiegato Donnarumma - non rientra nel core business. E la societarizzazione ci consentirebbe l’apertura del capitale a soggetti terzi, (…) interessati a partecipare a questa operazione». Dal punto di vista della governance «si tratterà di capire se questo nuovo veicolo sarà in pancia a Rfi o farà capo alla holding».

Redazione Greenreport

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