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La Francia si appresta a installare 10 GW di eolico offshore, dopo dibattito pubblico nazionale

L’intento è riposizionare il Paese al vertice dei maggiori leader europei nella produzione di energia da fonti rinnovabili
 |  Nuove energie

Apprendo con curiosità e rinnovato interesse che il governo francese ha confermato l'avvio di una gara d'appalto per installare 8-10 GW di impianti eolici offshore entro la fine del 2024, con il chiaro intento di raggiungere una capacità totale di 18 GW entro il 2035. Idee chiare e progetti calibrati in ragione delle possibilità di sfruttamento dei mari francesi (Mediterraneo, Oceano Atlantico e Mar del Nord).

La realizzazione di nuovi parchi eolici offshore in Francia però deve superare diversi ostacoli; in particolare, quelli normativi e logistici. La selezione delle aree idonee, infatti, tiene in debito conto gli imperativi di tutela ambientale nonché le attività economiche come il turismo, la pesca e il trasporto marittimo.

Il Ministero della Transizione ecologica francese, in collaborazione con la Commissione nazionale del dibattito pubblico (Cndp) – in Italia manca del tutto un simile istituto – ha condotto consultazioni in Francia per identificare le posizioni strategiche più congeniali a poter realizzare questa tipologia di impianti off-shore.

Rileva evidenziare che sono stati raccolti più di 20.000 contributi durante il dibattito pubblico dal titolo "La Mer en débat", sottolineando l'importanza di bilanciare le esigenze di produzione di energia con la conservazione di altre preminenti attività marittime già presenti in una determinata zona di mare. La mappa che sarà pubblicata dal governo francese consentirà il lancio ufficiale della decima gara per l'eolico offshore (AO-10) entro la fine del 2024, e questa volta le condizioni di assegnazione, secondo fonti di stampa d’Oltralpe, saranno più rigorose ai fini di accelerare il completamento del progetto.

La politica adottata dalla Francia per incrementare la produzione da fonti rinnovabili – l’eolico offshore è un elemento di assoluto rilievo – rappresenta un'opportunità per tutti gli operatori dell'industria eolica, sia francesi che internazionali. Lo sviluppo dell'energia eolica offshore è stato a lungo ostacolato in Francia a causa della complessità amministrativa e dalla lentezza delle procedure di autorizzazione. L'AO-10, con una capacità prevista fino a 10 GW, potrebbe riposizionare la Francia al vertice dei maggiori leader europei nella produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ricordiamo, inoltre, che il mercato europeo dell'eolico offshore ha già solide presenze tanto nel Regno Unito che in Germania. Gli attori industriali francesi, in questo modo, possono integrarsi nella filiera di settore, sviluppando capacità produttive locali e infrastrutture portuali necessarie all’assemblaggio degli aerogeneratori prima e alla successiva posa in opera. Il Ministero della Transizione Ecologica francese, inoltre, non manca di sottolineare l'importanza dell'innovazione tecnologica, in particolare nel campo delle turbine eoliche galleggianti, indispensabili elementi per massimizzare l'efficienza dei futuri parchi eolici.

La gara d'appalto arriva in un momento di forte concorrenza con altri paesi europei. Il Regno Unito, ad esempio, ha quasi 13 GW di capacità eolica offshore installata e la Germania sta accelerando la propria diffusione per raggiungere gli obiettivi climatici che si è prefissa. La Francia, quindi, dovrà colmare rapidamente il divario per evitare di rimanere indietro in questo mercato strategico del futuro energetico.

Lo sviluppo dell'eolico offshore diventa anche una questione di sovranità energetica: rafforzando le sue capacità nazionali, la Francia ridurrà la sua dipendenza dalle importazioni di elettricità, stabilizzando in questo modo il suo approvvigionamento energetico a lungo termine. In questo progetto appare evidente la volontà di strutturare un ecosistema industriale locale, creando nuovi posti di lavoro e sostenendo l'innovazione nelle tecnologie marine

L'ambizione di 18 GW entro il 2035 richiede una pianificazione rigorosa e la mobilitazione di tutte le parti interessate. Il finanziamento, la gestione dei conflitti d'uso e l'ottimizzazione della rete di trasmissione diventano elementi essenziali per raggiungere questo obiettivo. Il successo di questa gara dipenderà dalla capacità delle aziende di proporre progetti competitivi nel rispetto dei criteri ambientali e normativi stabiliti dal governo.

I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro dell'eolico offshore in Francia. Il lancio di AO-10 segna una pietra miliare fondamentale, ma il percorso per raggiungere l'obiettivo di 18 GW entro il 2035 rimane impegnativo. Le condizioni di implementazione, le tempistiche di costruzione e la capacità degli operatori del settore di adattare le loro strategie determineranno, a nostro avviso, il successo di questa transizione verso un modello energetico più diversificato e resiliente. E da noi, in Italia, cosa accade? Lo vedremo nel prossimo articolo…

Aurelio Caligiore, Ammiraglio Ispettore del Corpo della Guardia Costiera

Da oltre trent’anni Ufficiale della Marina Militare del Corpo della Guardia Costiera, l’Ammiraglio Ispettore Aurelio Caligiore è da sempre impegnato in attività legate alla tutela dell’ambiente. Nell’ultimo decennio è stato Capo del Reparto ambientale marino delle Capitanerie di Porto (RAM) presso il ministero dell’Ambiente. Attualmente è Commissario presso la Commissione Pnrr-Pniec del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase).